Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Tornare a visitare i principali luoghi sacri del mondo. Un desiderio che diventa realtà in seguito alle aperture concesse dalle autorità governative di vari Paesi dopo il lungo periodo di stop a causa dell’emergenza sanitaria. Il settore è ormai in fase di ripartenza come dimostrano anche le scelte di Opera Romana Pellegrinaggi che il prossimo mese di giugno effettuerà il primo viaggio all’estero con destinazione Israele. “Non si tratta di un pellegrinaggio aperto a tutti”, precisa l’amministratore delegato dell’organizzazione monsignor Remo Chiavarini.
Sarà infatti una sorta di ‘test’ che si svolgerà alla presenza di personale interno dell’ufficio romano, assieme ad alcune guide locali, su invito del ministero del Turismo israeliano. “La trasferta – spiega Chiavarini – servirà a vedere concretamente cosa si può fare nel Paese, come si sono preparati, quali sono i posti visitabili e le modalità pratiche da rispettare”. L’obiettivo generale è di riprendere a tutti gli effetti i pellegrinaggi in Terra Santa a partire da luglio, mentre sono già state scadenzate le altre date nell’ambito dei ‘classici’ appuntamenti diocesani promossi dal Vicariato. Il calendario prevede Fatima a metà agosto, Lourdes a metà settembre e la Terra Santa agli inizi di novembre.
Nuove forme di pellegrinaggio per piccoli gruppi
“Grazie a Dio – sottolinea ancora il religioso – si comincia a capire che in qualche maniera ci si può rimettere in moto”. Una ripresa tanto auspicata nel corso di questi lunghi mesi che l’Opera Romana Pellegrinaggi ha impiegato anche per ripensare l’offerta tradizionale. Don Remo parla della definizione di nuove forme di pellegrinaggio destinate soprattutto a piccoli gruppi. “Ci siamo accorti – racconta – che ci sono persone e anche nuclei familiari che hanno interesse a vivere questa esperienza. Fino ad ora noi potevamo proporre soltanto di aggregarsi ad altri gruppi, mentre adesso ci stiamo attrezzando per garantire una qualità delle proposte spirituali anche a loro”. Dunque, un’offerta ‘su misura’ che consente inoltre una maggiore agilità sulla tempistica di realizzazione delle singole iniziative.
Itinerari alla scoperta delle meraviglie di Roma
L’approccio si riflette anche sul versante di Roma, dove, parallelamente al supporto ai pellegrini in visita soprattutto presso le mete vaticane, si stanno sviluppando nuove formule come ad esempio gli itinerari a piedi alla scoperta di altre meraviglie e altri angoli di cristianità romana. “Gestiamo direttamente alcuni luoghi molto significativi”, ricorda Chiavarini che cita il Chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano, la Basilica di Santa Maria in Via Lata e il Carcere di Mamertino, dove, secondo la tradizione, gli Apostoli Pietro e Paolo vissero i loro ultimi giorni prima di essere giustiziati. Quello della Capitale resta un ambito prioritario per l’Opera Romana Pellegrinaggi. “C’è molto molto da lavorare – conclude – ma non sarà un lavoro improvvisato, perché da qualche anno abbiamo visto che i servizi che offriamo stanno riscuotendo molta attenzione soprattutto da parte di coloro che vengono dall’estero”.