Giunta al termine la conferenza delle Nazioni Unite sulle risorse idriche globali. Le nazioni in via di sviluppo chiedono con urgenza l’aiuto per fornire acqua potabile più pulita e assicurare servizi igienici migliori. L’appello di Antonio Guteress: l’acqua sia “al centro dell’agenda politica globale”
Edoardo Giribaldi – New York
Un forte appello del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiuso a New York la Conferenza sull’acqua, alla quale hanno preso parte diecimila partecipanti, uniti per far fronte alla crisi idrica e climatica mondiale. “Tutte le speranze dell’umanità per il futuro – sono state le parole di Guterres – dipendono in qualche modo dal tracciare una nuova rotta basata sulla scienza per dare vita all’agenda d’azione sull’acqua”. L’acqua, ha quindi aggiunto, deve essere “al centro dell’agenda politica globale”.
L’acqua e la sopravvivenza dell’umanità
Gli accordi maturati nel corso della Conferenza, è stata quindi l’indicazione, spingeranno l’umanità verso un futuro sicuro dal punto di vista idrico. La sopravvivenza dell’umanità dipende da come le persone gestiscono l’acqua. Guterres ha anche lanciato un appello urgente affinché il mondo modifichi e salvaguardi le risorse idriche per evitare i conflitti. “
L’impegno della comunità internazionale
Nel comunicato stampa diffuso al termine della Conferenza, si ricorda poi che sono più di 700 i trattati e le intese raggiunte, tra le più rilevanti: l’impegno degli Stati Uniti ad investire fino a 49 miliardi di dollari in infrastrutture e in servizi idrici e quello dell’Unione europea per portare, entro il 2030, l’accesso a fonti d’acqua e strutture igienico-sanitarie migliorate per 70 milioni di persone. Il comunicato sottolinea inoltre che i risultati della conferenza riceveranno un seguito concreto nel corso dei prossimi vertici.
Il Papa: l’acqua non sia oggetto di abusi
Papa Francesco, mercoledì 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua e al termine dell’udienza generale, aveva ricordato le parole del Poverello di Assisi: “Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e casta”. Nelle “parole semplici” di San Francesco, aveva detto il Pontefice, “sentiamo la bellezza del Creato e la consapevolezza delle sfide che implica il prendersi cura”. “L’acqua – aveva quindi aggiunto – non può essere oggetto di sprechi, abusi o motivo di guerre, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. Francesco aveva quindi auspicato che l’evento di New York “possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua”.