Omicidio Floyd, l’ex agente Chauvin condannato a 22 anni e mezzo di carcere

Vatican News

VATICAN NEWS 

Decine di persone attendevano fuori dal tribunale di Minneapolis, urlando a squarciagola “Black Lives Matter”, la sentenza per Derek Chauvin, l’agente di polizia che il 25 maggio 2020 ha ucciso George Floyd, l’uomo afroamericano il cui omicidio ha indignato gli Stati Uniti scatenando in diverse regioni le proteste contro violenze e discriminazioni di persone di colore. L’ex agente è stato condannato dal giudice della Contea di Hennepin, Peter Cahill, a 22 anni e mezzo di carcere. Un verdetto che ha lasciato delusi parenti e legali di Floyd che lo hanno ritenuto troppo debole.  

La richiesta della massima pena

La famiglia e gli avvocati avevano chiesto infatti la massima pena, ovvero 30 anni di carcere. La decisione del giudice è arrivata a circa due mesi di distanza dalla dichiarazione di colpevolezza per l’ex poliziotto, ritenuto responsabile di omicidio involontario di secondo grado. Gli avvocati di Chauvin avevano prima tentato la strada della libertà vigilata, poi hanno chiesto una sentenza leggera “basata sulla legge”. Il giudice prima di pronunciarsi ha chiarito di aver deciso “non sulla scia delle emozioni ma sui fatti” e, leggendo la sentenza, ha spiegato che alla decisione è allegato un memorandum di 22 pagine con le motivazioni. 

Le condoglianze dell’ex poliziotto alla famiglia

Chauvin, che ha soffocato Floyd premendo il suo ginocchio sul collo dell’uomo, era presente in aula dopo due mesi trascorsi in isolamento. In completo grigio chiaro e cravatta, ha tenuto la mascherina per tutta l’udienza, togliendola solo per rompere il silenzio mantenuto lungo le sei settimane di processo e presentare le condoglianze alla famiglia di Floyd, con voce tremante e chiaramente scosso. In aula è intervenuta pure la famiglia di Floyd, a partire dalla figlia di 7 anni Gianna, collegata via video, che alla domanda su cosa direbbe oggi al padre, ha risposto: “Gli direi che mi manca e che gli voglio bene”.

Biden: “Sentenza appropriata”

A margine, anche il commento del presidente Biden che ha detto: “Non sono a conoscenza di tutte le circostanze che sono state considerate ma la sentenza sembra appropriata”.