Marco Guerra – Città del Vaticano
Dalla comunità internazionale si leva in coro il cordoglio per l’omicidio dell’ex premier nipponico Shinzo Abe, il più longevo e probabilmente più influente primo ministro della recente storia del Giappone.
Cordoglio di Cina e Usa
Tutti i leader mondiali si dicono sconvolti ed esprimono parole di apprezzamento per la figura di Abe e per quello che è stato definito “il suo contributo all’equilibrio del mondo”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che le bandiere americane vengano abbassate a mezz’asta. E infine, poco fa, anche dalla Cina, è arrivato un messaggio di cordoglio per l’uccisione di Abe, firmato del presidente Xi Jinping a nome di tutto il popolo cinese.
Le indagini
Intanto in Giappone entrano nel vivo le indagini per capire cosa abbia mosso la mano del 41enne Tetsuya Yamagami, l’ex militare disoccupato che ha sparato ad Abe con una pistola artigianale. Al momento le motivazioni non sono chiare, l’uomo ha prima dichiarato di provare disapprovazione per l’operato di Abe e successivamente ha spiegato di aver pianificato l’attacco per risentimento verso il leader di “una specifica organizzazione” religiosa che avrebbe raggirato la madre. Sembra che il killer sia convinto che Abe avesse promosso il gruppo in Giappone. Per gli analisti si tratta comunque di un lato inqueto del Giappone, paese pacifico ma scosso periodicamente da violenza politica.