Nelle ultime ore Kyiv ha intensificato gli attacchi contro il territorio russo: nella notte Mosca ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni lanciati contro diverse zone del Paese. Intanto il presidente ucraino Zelensky si rivolge alla Nato: “Scegliete se siamo davvero alleati”
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
Due morti nell’attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo ha comunicato il governatore locale Vyacheslav Gladkov: “Il villaggio di Poroz, nel distretto urbano di Grayvoronsky, è stato attaccato dalle forze armate ucraine, utilizzando droni”, ha scritto su Telegram. “A seguito del rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco. Sono morti due civili: una donna che giaceva con un femore fratturato e un uomo che si prendeva cura di lei. Il figlio del defunto è riuscito a fuggire all’ultimo momento dalla casa in fiamme”, ha aggiunto.
Attacchi ucraini
L’Ucraina, che da due anni subisce l’offensiva russa, nelle ultime settimane ha intensificato i suoi attacchi contro la Russia, colpendo in particolare siti energetici. Nella notte Mosca ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni ucraini lanciati contro diverse zone del Paese. Le altre regioni russe prese di mira sono Kursk, Kaluga e Bryansk, tutte situate nella Russia occidentale, secondo quanto denunciato dai rispettivi governatori sempre su Telegram. Nella regione di Kaluga, l’esplosione di un drone ha “leggermente danneggiato” le infrastrutture energetiche, riferisce il governatore locale Vladislav Chapcha. Nella regione di Bryansk, la caduta di un drone abbattuto ha provocato un incendio in un’infrastruttura dello stesso tipo, secondo il governatore Alexandre Bogomaz.
Richieste alla Nato
Alla riunione dei ministri della Difesa della Nato è intervenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Putin deve essere abbattuto e i nostri cieli devono tornare ad essere sicuri. E questo dipende unicamente dalla vostra scelta. La scelta se la vita ha lo stesso valore ovunque, se voi avete lo stesso atteggiamento con tutti i partner. La scelta se siamo veramente alleati”, ha detto. “Abbiamo bisogno di altri sette Patriot o sistemi di difesa aerea simili, come minimo, che possono salvare vite e veramente cambiare la situazione”, ha affermato ancora Zelensky, sottolineando che la Nato possiede questi sistemi.
Da parte sua, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha assicurato che presto ci saranno nuovi annunci sugli armamenti a Kyiv: “Ci sono sistemi che possono essere dati all’Ucraina”, ha riferito al termine dell’incontro. “In aggiunta ai Patriot ci sono altri strumenti che possono essere forniti, come i Samp-T”, di produzione franco-italiana.