Nuovi raid russi a Odessa, possibile incontro fra Erdogan e Putin

Vatican News

Ha provocato 3 feriti, ieri, l’attacco alla città ucraina, mentre oggi, lunedì 14 agosto, esplosioni sono state udite a Kherson e si contano 7 vittime nella regione di Kherson, dove un missile ha colpito una casa uccidendo un’intera famiglia. Intanto alcuni media annunciano un confronto fra il presidente turco e quello russo. L’Unicef: 17,6 milioni di persone in Ucraina necessitino di assistenza umanitaria

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

È salito a 7 vittime il bilancio dell’ultimo attacco russo nella regione di Kherson, in Ucraina, una quindicina i feriti. Nel villaggio di Schirokaya Balka, sulle rive del fiume Dnipro, un missile ha colpito una casa uccidendo un’intera famiglia. Insieme ai loro genitori, hanno perso la vita Sofia, di appena 23 giorni, e Artem, 12 anni, morto dopo il trasporto in ospedale. Un’altra persona è rimasta uccisa nello stesso villaggio e poco distante, a Stanislav, ci sono state, invece, 2 vittime. Ieri nuovi raid russi su Odessa hanno provocato 3 feriti, le Forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto tutti gli attacchi, abbattendo 15 droni e 8 missili, ma la caduta di detriti ha danneggiato un dormitorio studentesco e un supermercato, dove si è sviluppato un incendio. L’onda d’urto ha provocato, inoltre, danni a finestre e balconi di diversi edifici e ad alcune auto parcheggiate nelle vicinanze. Colpita anche Mykolaiv, mentre stamattina esplosioni sono state udite a Kherson. Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa ha reso noto che il 13 agosto è stato abbattuto un sospetto drone ucraino sulla regione di Belgorod e che non ci sono state vittime né danni.

Possibile incontro fra Erdogan e Puntin

“Non lasceremo senza risposta alcun crimine commesso dalla Russia”, ha dichiarato in un videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre il cancelliere tedesco Scholz, in una intervista rilasciata alla televisione Zdf, si è espresso a favore degli sforzi diplomatici internazionali per porre fine alla guerra contro l’Ucraina, affermando che è significativa la partecipazione di Paesi dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia, inclusa la Cina. “Per questo motivo è sensato continuare tali colloqui – ha detto Scholz – perché aumentano la pressione in modo molto concreto affinché la Russia si renda conto di aver preso una strada sbagliata, ritiri le truppe e renda possibile la pace”. Intanto media turchi parlano di un possibile prossimo incontro, nei prossimi giorni, fra il presidente Recep Tayyip Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin. La data e il luogo dei sarebbero ancora in discussione. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva in precedenza spiegato che i temi in agenda saranno le relazioni bilaterali, l’Ucraina e la questione dell’accordo sull’export del grano dal Mar Nero, che Mosca ha sospeso dal 17 luglio. In Russia e Bielorussia, invece, da oggi al 19 agosto, è in visita il ministro della Difesa cinese, Li Shanfu, che a Mosca parteciperà all’undicesima Conferenza sulla sicurezza internazionale.

Oltre 17 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria

L’Unicef, intanto, denuncia che fino ad ora sono oltre 500 i bambini morti a causa della guerra in Ucraina, e 1.117 quelli feriti, per un totale di 1.654 minori colpiti. “Queste sono solo le segnalazioni che le Nazioni Unite sono state in grado di verificare perché il vero numero delle vittime fra i bambini è probabilmente molto più alto – ha informato in una nota Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia -. A questi occorre aggiungere tutti quelli che corrono il grave rischio di morire o di rimanere mutilati quando le armi e le munizioni esplosive vengono usate in aree popolate”. La vita di 6,3 milioni di bambini ucraini è sempre più a rischio, intrappolati o sfollati nel Paese o in fuga e rifugiati in quelli di arrivo, ha spiegato Iacomini, aggiungendo che ci sono 2,2 milioni di bambini che hanno bisogno di aiuto nelle Nazioni che ospitano rifugiati. Desta, poi, grande preoccupazione il fatto che in Ucraina 17,6 milioni di persone necessitino di assistenza umanitaria immediata ha concluso il portavoce di Unicef Italia, precisando che 4,1 milioni sono bambini sotto i 18 anni.