#NotAlone, a San Pietro la testimonianza di un mondo che crede nella fraternità

Vatican News

Domani dalle 16 un lungo collegamento in diretta tv con ospiti, musica e testimonianze e la presenza di 30 Premi Nobel aprirà il primo Meeting mondiale “Not alone” (“Non da solo”) per dare visibilità e slancio al sogno di Papa Francesco: quello di una famiglia umana globale legata da rapporti di dialogo, solidarietà e giustizia

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Un evento fortemente voluto da Papa Francesco e molto atteso, quello che si vivrà domani in Piazza San Pietro, a partire dalle ore 16, aperto a chiunque voglia partecipare, ma che avrà inizio già dal mattino con incontri che vedranno la presenza di circa 30 Premi Nobel per la Pace insieme al mondo dei giovani, dell’associazionismo, del terzo settore per capire che tipo di mondo è possibile costruire lasciandosi ispirare dall’idea della fraternità espressa dall’enciclica Fratelli tutti. Il Meeting Mondiale sulla Fraternità Umana “Not Alone” (“Non da solo”) vuol rilanciare il sogno di fraternità di Francesco e sarà anche un modo per stare vicino e per pregare per il Santo Padre che era previsto fosse presente alla manifestazione. 

In collegamento otto piazze del mondo

Piazza San Pietro “un luogo da aprire sempre di più al mondo per trasformarlo”, secondo padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti che ha organizzato il Meeting – in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione -, sarà il centro dell’evento che però avrà una dimensione mondiale: otto le piazze che saranno collegate in diretta televisiva in modo che i diversi luoghi del pianeta possano condividere e diffondere esperienze di fraternità: Trapani, per restare ancora in Italia, per poi raggiungere il Congo (Brazzaville), la Repubblica Centrafricana (Bangui), l’Etiopia, l’Argentina (Buenos Aires), Israele (Gerusalemme), il Giappone (Nagasaki), fino al Perù (Lima). E accanto a testimoni di fraternità e artisti come Andrea Bocelli, Al Bano, Amara Roberto Bolle, Giovanni Caccamo, Cristicchi, Hauser, Carly Paoli, Piccolo Coro dell’Antoniano, Mr. Rain, Amii Stewart e Paolo Vallesi, presentati da Carlo Conti, famiglie e associazioni insieme a quanti vivono ai margini della società, dai più poveri e senza fissa dimora ai migranti e alle vittime di violenza e del traffico di esseri umani.

La stretta di mano tra un ragazzo russo e uno ucraino 

Ragazzi e ragazze di tutto il mondo si prenderanno per mano per trasformare l’abbraccio del colonnato del Bernini in un segno concreto di fraternità. Un gesto, informano gli organizzatori, proposto dal filantropo argentino Alejandro Roemmers. E in un momento in cui viviamo il dramma di una nuova guerra in Europa, “due giovani, un ucraino e un russo – secondo quanto dichiarato dal cardinale Mauro Gambetti, vicario del Papa per la Città del Vaticano e presidente della Fondazione Fratelli tutti -, si stringeranno la mano per esprimere il desiderio di pace dell’intera umanità”. Al termine dell’incontro sarà firmata una “Dichiarazione della fraternità” per ribadire al mondo il “no alla guerra” della Chiesa e l’impegno al dialogo e alla costruzione della pace.

Un programma di arte e condivisione fino alle 22

L’incontro sarà trasmesso in diretta televisiva da Vatican Media, in mondovisione su Rai 1 dalle 17 alle 18:45 e in streaming sul sito della Fondazione e sui canali Facebook e YouTube, ma per chi sarà in Piazza San Pietro, il cui accesso è previsto dalle 14, e nei dintorni, la manifestazione si prolungherà fino a sera e dalle 20.45 fino alle 22, in piazza si esibiranno tra la gente circensi e artisti di strada. Nei numerosi stand in allestimento lungo via della Conciliazione – tra la curiosità dei numerosi turisti che sbirciano i lavori, qualcuno chiedendo “ma quando aprirà”? – la Coldiretti offrirà il cibo delle campagne italiane come segno di condivisione e di fraternità. E’ coinvolta la Fondazione Campagna Amica che sintetizza il suo impegno nello slogan: “L’agricoltura è inclusione, solidarietà, fratellanza”. A tutti i partecipanti all’evento sarà data una zolla di terra e un seme per far crescere la pianta della fraternità con l’impegno di portare il prossimo anno il fiore che ne nascerà. Tra le immagini che fanno da sfondo alla giornata di sabato c’è infatti anche il giardino, simbolo della Terra che le donne e gli uomini sono chiamati a popolare, irrigare, abitare e custodire.