Nigeria, rapito un sacerdote, stava rientrando nella sua parrocchia

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Padre Emmanuel Azubuike è stato sequestrato da uomini armati martedì 5 novembre. La diocesi chiede preghiere per suo ritorno e la polizia assicura il suo impegno per la liberazione e l’arresto dei responsabili

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Stava rientrando nella sua parrocchia dopo un incarico, padre Emmanuel Azubuike, parroco della chiesa di Santa Teresa a Obollo, nello Stato nigeriano meridionale di Imo, quando uomini armati lo hanno rapito, ieri 5 novembre. A Darne notizia è stata la diocesi di Okigwe che, in un comunicato a firma del segretario della diocesi da padre Princewill Iwuanyanwu, nella serata di martedì ha chiesto a clero e laici della diocesi preghiere per la salvezza e il rilascio del sacerdote.

Altri rapimenti

Il rapimento è stato confermato dalla stampa locale, mentre il portavoce della polizia dello Stato, Henry Okoye, ha dichiarato di aver istituito una squadra investigativa ad alto livello per indagare sull’accaduto, per il possibile salvataggio del sacerdote cattolico e per la cattura dei sospetti. Nelle mani dei rapitori, come ricorda l’agenzia Fides, che conferma la notizia del rapimento di padre Azubuike, c’è ancora il rettore del Seminario Minore di Agenegabode, nello Stato di Edo, nel sud della Nigeria, don Thomas Oyode, catturato il 27 ottobre.

La sfida degli estremisti islamici

La Nigeria, come informa l’agenzia di stampa AciAfrica che ha dato informazione del rapimento, sta combattendo un’ondata di violenza orchestrata da bande che compiono attacchi indiscriminati, rapimenti a scopo di riscatto e, in alcuni casi, uccisioni. Il Paese, inoltre, fronteggia Boko Haram, ritenuta, come scrive AciAfrica, “una delle principali sfide del Paese dal 2009”, da parte di un gruppo che “presumibilmente mira a trasformare la nazione più popolosa dell’Africa in una nazione islamica”.