Naufragio di migranti al largo della costa di Dakhla, Marocco

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Un naufragio con decine di morti e dispersi è avvenuto martedì nei pressi della costa di Dakhla, nella regione del Sahara Occidentale. A denunciare l’ennesima tragedia dell’immigrazione è Caminando Fronteras, una ong specializzata in migrazioni sulla rotta Africa-Isole Canarie. Secondo la ong, le vittime sarebbero 42, 30 donne, 4 uomini e 8 minori, mentre 10 sarebbero le persone tratte in salvo da alcuni pescatori, prima dell’intervento della marina del Marocco. Il sito di informazione locale, Dakhlanews, riporta il ritrovamento ieri su una spiaggia di 12 corpi che potrebbero essere di migranti deceduti in quel naufragio.

L’imbarcazione ribaltata da un’onda

La portavoce e fondatrice di Caminando Fronteras, Helena Maleno, ha dichiarato all’ANSA che la sua organizzazione ha rintracciato i sopravvissuti e che attraverso le loro testimonianze è stato possibile ricostruire la dinamica della tragedia e il numero delle persone disperse. L’imbarcazione su cui viaggiavano, diretta verso le isole Canarie, sarebbe stata ribaltata da un’onda. A tentare di salvare le persone a bordo sono intervenuti i pescatori sul posto, che hanno allertato le autorità. Dal Marocco e dalla Spagna, tuttavia, al momento non ci sono conferme ufficiali dell’accaduto. “Si tratta di una zona di conflitto, molti dei naufragi che avvengono lì non sono registrati”, ha affermato Maleno.

In corso altre ricerche 

Quello di ieri è il secondo naufragio segnalato dall’organizzazione questa settimana, dopo che mercoledì una barca è affondata con 75 persone migranti a bordo, tre delle quali sono morte.
Intanto il servizio di soccorso marittimo spagnolo ha attivato le ricerche di un’altra imbarcazione con migranti, che, secondo le segnalazioni ricevute, sarebbe salpata lunedì scorso dalla stessa zona del Sahara Occidentale.