L’Osservatore Romano
Nei Musei Vaticani c’è anche una stanza virtuale ante litteram, nata prima dell’esistenza del web e del mondo digitale. Una stanza fatta solo di immagini, composta da oltre cinquemila foto, che coprono circa 80 anni, dal 1860 al 1940, catalogate e organizzate, a disposizione di studiosi e appassionati di tutto il mondo. È la fototeca dei Musei, che ha come finalità principali la conservazione, la tutela, la valorizzazione, la promozione e lo studio di un patrimonio prezioso. A questa galleria virtuale è stato dedicato l’incontro «Giovedì dei Musei» trasmesso oggi in diretta streaming sul canale YouTube dei Musei. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore Barbara Jatta e Paola Di Giammaria, responsabile della Fototeca, è stato presentato il complesso progetto di messa in sicurezza, restauro, archiviazione e digitalizzazione delle lastre fotografiche su vetro, uno dei fiori all’occhiello della raccolta.
Un patrimonio a cui si è aggiunta una nuova donazione, il Fondo Andrea Busiri Vici — architetto (1903-1989) e storico dell’arte romano — che raccoglie più di 10 mila scatti dedicati alla pittura romana dal Cinquecento all’Ottocento. “Con piacere mi piace stasera annunciare una nuova acquisizione, fra lastre e positivi circa 10.000) della Fototeca di Andrea Busiri Vici — dice Barbara Jatta — sono qui alcuni dei suoi nipoti, me compresa”. Una fototeca di studio, di lavoro, affine a “quella di Federico Zeri che abbiamo celebrato nello scorso Giovedì dei Musei, il 4 novembre”. Andrea Busiri Vici, architetto e storico dell’arte, membro della famiglia romana di architetti che risale al Settecento, alternò la professione di architetto a quella di storico dell’arte, occupandosi della pittura romana del Sei, Settecento e dell’Ottocento, specializzato in vedutismo ma anche in quel collezionismo raffinato che ruotava intorno alla corte pontificia.
“Come Federico Zeri — continua Jatta — raccolse tante opere d’arte e raccolse una vasta biblioteca e una fototeca a suo personale uso. Sono felice che sia andata ad arricchire quella dei Musei Vaticani”. Una raccolta che ha oggi una nuova sistemazione nei locali della Biblioteca e nei depositi, a disposizione degli studiosi, ma soprattutto a disposizione online, grazie al progetto in corso. Non manca un’iniziativa dedicata al divino pittore, di cui è stato recentemente celebrato il centenario della morte: la mostra digitale “Raffaello in Vaticano. La memoria fotografica del divin pittore tra fine Ottocento e primo Novecento” un percorso attraverso oltre sessanta foto storiche d’archivio.