Pubblichiamo l’introduzione di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania e Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore, in occasione dell’incontro di Papa Francesco con i Congressisti al Generali Convention Center di Trieste, a conclusione della Settimana Sociale.
Padre Santo, al termine di questa cinquantesima edizione delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia, ho la gioia di affidarLe il lavoro di mesi di preparazione e di queste quattro giornate di riflessione e confronto. Abbiamo attinto all’inchiostro della democrazia per rinsaldare il legame “tra storia e futuro”: risaltano due parole – traduzione concreta della Dottrina sociale della Chiesa e del Suo magistero – partecipazione e persona.
Entrambe con la lettera P… non è un caso: P come Politica, espressione alta della carità, servizio al bene comune. In questi giorni ci siamo incontrati con oltre mille delegati delle Diocesi italiane; con rappresentanti di associazioni e movimenti che vivono la loro testimonianza nella società civile; con numerosi partecipanti di questa città accogliente… tutti insieme abbiamo trovato qui il luogo per riscoprirci popolo che è pronto a ripartire. Si apre ora il tempo della responsabilità per far sì che la vita democratica non lasci indietro nessuno e non smetta di essere inclusiva e rispettosa della dignità di ciascuno.
Abbiamo raccontato, con parole e attraverso le tante buone prassi in atto nel nostro Paese, che l’alfabeto della democrazia è già presente nella nostra quotidianità e che anima l’amicizia sociale attraverso il dialogo. Abbiamo anche sperimentato che «essere parte del popolo è far parte di una identità comune fatta di legami sociali e culturali» (Fratelli tutti, 158), oltre che di fede.
Tutto questo condividiamo con Lei, Padre Santo: illumini con la sua parola il nostro desiderio di partecipazione, il sogno, per alcuni ancora lontano, di creare le condizioni del bene comune, affinché i semi che Dio ha posto in ciascuno germoglino nel terreno della democrazia.
Grazie, Santità!