Contadini in rivolta contro le politiche dell’Ue. Al centro delle rimostranze la richiesta di redditi migliori e minori standard ambientali
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
La marcia dei trattori prosegue e si estende a gran parte degli stati europei. Il mondo agricolo si mobilita contro le politiche di Bruxelles, chiedendo maggiori tutele in ambito economico, ma anche una revisione del cosiddetto “Green Deal” che tra le altre cose prevede la messa a riposo dei terreni per salvaguardare la biodiversità, la riconversione ad agricoltura biologica entro il 2030, la limitazione nell’uso di pesticidi.
La protesta in Francia
In Francia, uno dei Paesi più interessati dalle proteste, permangono i blocchi stradali attorno a Parigi e altre città francesi, con lo scopo di aumentare la pressione sul Governo Macron che promette “nuove misure” per porre fine a questa nuova situazione sociale. I trattori francesi hanno bloccato otto autostrade intorno alla capitale, sotto la sorveglianza delle forze di polizia mobilitate in massa. Nonostante le minacce dei sindacati, l’annunciato “assedio” di Parigi non ha avuto luogo. Gli aeroporti dell’Ile-de-France non sono stati bloccati, come pure il mercato dei prodotti freschi di Rungis, il più grande del mondo, che rifornisce la regione parigina. Oltre un quarto dei dipartimenti francesi sono stati tuttavia colpiti da questo movimento di rabbia del mondo contadino. Il primo ministro Gabriel Attal, nominato meno di un mese fa, ha annunciato nel fine settimana diverse misure, tra cui l’abbandono dell’aumento della tassa sul gasolio non stradale, senza però convincere i principali sindacati. Ieri è intervenuto lo stesso presidente Emmanuel Macron, riunendo i ministri e dando istruzioni per impedire l’ingresso di trattori nelle grandi città, in modo da “non creare difficoltà estremamente gravi”.
Porti inaccessibili in Germania
Parallelamente alle proteste in Francia, gli agricoltori tedeschi hanno bloccato ieri le vie di traffico che portano a diversi porti tedeschi, tra cui quello di Amburgo, contro la decisione del governo di abolire gradualmente, entro il 2026, i sussidi per l’acquisto del diesel a uso agricolo. Nella Bassa Sassonia, secondo la polizia, gli agricoltori hanno bloccato l’accesso al Jade-Weser-Port, un porto per container vicino alla città di Wilhelmshaven, con circa 40 trattori. Nel porto di Bremerhaven, un “raduno” di agricoltori su un asse stradale cruciale ha provocato un notevole rallentamento del traffico.
Blocco totale a Bruxelles
Notevoli i disagi anche in Belgio: la rete stradale nel sud del Paese è bloccata, in particolare allo svincolo di Daussoulx e alla periferia di Bruxelles. Anche alcune parti della tangenziale di Bruxelles sono chiuse al traffico. Una decina di trattori sono arrivati anche a De Meeûs, vicino a Place du Luxembourg, nel cuore della capitale belga. La Federazione dei giovani agricoltori (Fja) del Belgio ha annunciato che nei prossimi giorni potrebbe verificarsi un blocco totale di Bruxelles. La Fja non ha ancora annunciato una data per l’inizio del blocco totale della capitale, ma indica che “questo potrebbe avvenire già mercoledì o giovedì”. Mercoledì sera, intanto, si terrà a Bruxelles una cena informale dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea e giovedì è in programma il Consiglio europeo straordinario sulla revisione del bilancio pluriennale dell’Unione.
Presidi permanenti in Italia
Da nord a sud, anche l’Italia è attraversata dalle proteste degli agricoltori. In Liguria una dozzina di trattori sono arrivati dalla Vallescrivia al casello autostradale di Busalla, sulla A7 Genova-Milano. Nei giorni scorsi si erano registrati momenti di tensione al casello di Orte, sull’A1, dove i trattori hanno tentato di bloccare la circolazione sull’autostrada, ma le forze dell’ordine sono intervenute impedendo il blitz. A Ragusa circa 80 agricoltori si sono dati appuntamento al Foro Boario, nella grande area che ospita la Fiera Agricola del Mediterraneo. Ma i responsabili del presidio hanno annunciato di spostarsi nel centro della città, davanti alla Prefettura e al Municipio. A Catanzaro un uomo di 56 anni è morto mentre si trovava fermo in auto per un blocco stradale degli agricoltori: l’episodio si è verificato sulla SS 106 in territorio di Cropani Marina, dove perdura lo stato di agitazione degli agricoltori calabresi.