L’iniziativa, promossa anche dai Frati minori conventuali, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Figc ha già raggiunto molte città della nazione est europea portando vestiti, farmaci e generatori elettrici
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“Dio non è crudele, Dio coccola. È l’uomo che quando si sente Dio diventa crudele”: Papa Francesco ha affidato questo messaggio alla missione umanitaria in Ucraina organizzata dalla Cooperativa Auxilium, dai frati conventuali, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Figc. Dal 27 al 31 marzo, l’iniziativa ha raggiunto Leopoli, Irpin, Bucha, Kyiv e Fastiv, donando alla popolazione sofferente vestiti, farmaci, generatori elettrici e materiale sportivo. Dal Papa sono giunti anche rosari benedetti e libri per i ragazzi: un segno di speranza che ha commosso migliaia di persone.
Gli organizzatori hanno riferito di consegne fatte nelle città di Leopoli, Irpin, Bucha, Kiev e Fastiv, dove sono stati distribuiti divise, felpe, tute e palloni della Nazionale italiana di calcio e tutto ciò che è stato donato dagli italiani, negli ospedali, nelle scuole e nei centri di accoglienza per le famiglie sfollate, “suscitando speranza, entusiasmo ed amicizia”. Yuriy Lifanse, responsabile della Comunità di Sant’Egidio ucraina, ha affermato: “Non poteva esserci dono più bello e più immediato dei colori azzurri, per far arrivare agli ucraini dai bambini agli anziani, il messaggio che il nostro Paese gli è vicino e che gli italiani non sono indifferenti alla disumanità della guerra”.