Migrantes: “Ponti aerei e corridoi umanitari per l’Afghanistan”

Vatican News

Federico Piana – Città del Vaticano

“L’Afghanistan ha bisogno di una grande missione umanitaria”. E’ monsignor Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana, a scendere in campo per difendere le persone che, nel Paese ora in mano ai Talebani, stanno vivendo ore drammatiche tentando di fuggire per raggiungere l’Italia e l’Europa. “E’ una nazione abbandonata – spiega il presule- dove i più deboli soffrono molto. Bisogna subito intervenire con un’azione comune che coinvolga anche quelli che, in passato, si erano impegnati per un’azione militare”.

Ascolta l’intervista a monsignor Gian Carlo Perego

In che modo pensa che si possa concretamente aiutare?

Innanzitutto, attraverso ponti aerei e la creazione di corridoi umanitari che possano mettere in sicurezza tutte le persone che ne hanno bisogno.

La Fondazione Migrantes cosa potrà fare in questo senso?

Un’azione importante sarà quella di continuare il monitoraggio e l’accoglienza di coloro i quali stanno attraversando il Mediterraneo. In questo caso ci vuole anche un impegno europeo che possa essere non solo di controllo ma anche di salvataggio, compito oggi lasciato solo alle Ong. L’altra cosa da fare sarà realizzare dei percorsi umanitari protetti per quelle persone che voglio abbandonare l’Afghanistan ma non posso farlo autonomamente. Recentemente, questo è stato chiesto anche dalla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.

All’Europa cosa chiedete?

A tutti i Paesi europei chiediamo che rafforzino l’accoglienza e, ripeto, questo deve avvenire subito con dei ponti aerei. L’Afghanistan ha bisogno ancora del nostro aiuto e della nostra solidarietà.