Messa di ringraziamento del cardinale Re per la nuova Venerabile Margherita Guaini

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Nel dicembre scorso sono state riconosciute le virtù eroiche della fondatrice delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote. Il decano del Collegio cardinalizio ha presieduto ieri la celebrazione eucaristica nella chiesa romana dell’Oratorio del Santissimo Crocifisso ricordando l’invito costante della religiosa a mettere Dio al centro

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“Dal disordine e dai problemi che si sono creati sotto il cielo sarà possibile uscirne soltanto se l’umanità tornerà a guardare al cielo e se le coscienze si sentiranno responsabili davanti a Dio”: è quanto ha detto ieri il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, durante la Messa di ringraziamento per il riconoscimento dell’eroicità delle virtù della Venerabile Serva di Dio Madre Margherita Maria Guaini (1902-1994) fondatrice delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote. Il porporato ha presieduto la celebrazione nella chiesa romana dell’Oratorio del Santissimo Crocifisso.

Hanno concelebrato anche il cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e altri vescovi e sacerdoti della Curia Romana.                                       

Il riconoscimento da parte della Chiesa dell’eroicità delle virtù, il 17 dicembre dell’anno scorso – ha detto il cardinale Re nell’omelia – “segna una tappa importante verso la beatificazione e la canonizzazione, in cui la Madre sarà presentata dalla Chiesa come esempio a cui guardare e dal quale trarre ispirazione per crescere nell’amore a Dio ed al prossimo”.

Il porporato ha tracciato la biografia della nuova Venerabile, dalla sua nascita a Ceto, in provincia di Brescia, fino alla sua chiamata: “Era tutta innamorata di Dio, ma la sete infinita del suo cuore non era completamente appagata e così incominciò presto a sognare come unire alla ricerca di Dio l’attività operosa di prodigarsi  nel fare il bene e trasmettere la gioia della fede e dell’amore a Dio. Da questo incontenibile desiderio, che inquietava il suo cuore, nacque  il progetto di quanto, superando difficoltà umanamente insormontabili, riuscì a realizzare: la fondazione della Congregazione che  prese il nome di ‘Suore Missione di Gesù Eterno Sacerdote’; un istituto che si distingue per due caratteristiche strettamente unite: donazione totale a Dio e, in pari tempo, donazione al servizio del bene delle anime,  con particolare attenzione ad aiutare i sacerdoti nella loro missione di condurre le anime a Dio”.

Il cardinale Re si è soffermato quindi sull’eredità spirituale di Madre Margherita, in particolare sul suo costante invito a mettere Dio al centro: “Il tema di Dio era per lei il tema più alto e più bello, di Dio Padre che ci ama e che vuole il nostro bene e che, quando sbagliamo, ci perdona perché ci ama.  Si lascia anche respingere, perché rispetta la nostra libertà, ma poi ritorna a cercarci e ci attende”. Il più grande problema del nostro tempo – ha aggiunto – “è l’attenuarsi della fede in Dio e, quando Dio scompare dal nostro orizzonte, scompare il sole che ci illumina e ci riscalda, e l’umanità perde il giusto orientamento … Ai tanti problemi di oggi non sarà possibile trovare soluzioni adeguate se non si metterà al centro Dio”.

Quindi, ha concluso l’omelia rivolgendo un’esortazione alle Suore della Madre Guaini: “Abbiate fiducia nella scelta che un giorno liberamente e con gioia avere fatto di essere Suore Missionare di Gesù Eterno Sacerdote. Cristo, amato con amore unico e indiviso, vi colmi il cuore. Sia Cristo, presente nell’Eucaristia, la vostra luce, la vostra forza e il vostro conforto nello scorrere dei giorni della vostra vita. Nella vostra attività prodigatevi con tutte le vostre energie nel seminare il bene là dove la Provvidenza, attraverso la mediazione delle Superiore vi chiama. Mai come oggi il mondo ha bisogno della testimonianza dei  valori spirituali e della fede in Dio”.