Medio Oriente, preoccupazione per possibili azioni di Israele in Libano

Vatican News

Il governo di Teheran ha dato il via libera al gruppo armato libanese Hezbollah per intensificare le incursioni a nord dello Stato israeliano. Preoccupazione dagli Usa: eventuali offensive dell’esercito di Netanyahu, se dovessero fallire i negoziati diplomatici

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

Via libera dall’Iran per attacchi di Hezbollah lungo il confine settentrionale di Israele. Lo ha riferito l’Arab Post, spiegando che il governo di Teheran avrebbe posto delle condizioni al gruppo libanese, ordinandogli di lanciare un attacco su larga scala contro lo Stato israeliano solo dopo che si fosse accertato dell’intenzione del premier Benjamin Netanyahu di effettuare un’invasione città di Rafah. Il timore è che dopo aver completato l’occupazione della città nel sud di Gaza, il Libano meridionale possa essere il prossimo obiettivo.

Preoccupazione Usa

L’Amministrazione di Joe Biden esprime preoccupazione per i preparativi israeliani riguardo operazioni di terra nel Libano per la fine della primavera o l’inizio dell’estate. L’eventualità scatterebbe se dovessero fallire i negoziati diplomatici per costringere Hezbollah a ritirarsi dal confine con Israele, come prevede la Risoluzione 1701 dell’Onu. Il governo di Netanyahu, dopo il continuo scambio di razzi col Libano, ha più volte denunciato la situazione. Gli Usa stanno valutando, inoltre, la possibilità di impiegare aerei militari per paracadutare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, a causa delle difficoltà nel far arrivare soccorsi via terra.

Aiuti militari a Israele

Gli Stati Uniti hanno anche chiesto a Israele di firmare una lettera in cui si impegna a non commettere violazioni dei diritti umani con le armi americane, come ha confermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matt Miller, sottolineando che la richiesta non è specifica per Israele, ma si applica a tutte le nazioni che ricevono assistenza militare dagli Stati Uniti. “C’è un processo in cui siamo impegnati con ogni Paese che riceve assistenza militare dagli Stati Uniti per assicurarsi che siano a conoscenza dei requisiti del memorandum sulla sicurezza nazionale e della tempistica delineata nel memorandum sulla sicurezza nazionale”, ha spiegato Miller.

Attacchi israeliani in Siria

L’agenzia di stampa statale siriana Sana ha affermato, invece, che aerei da combattimento di Israele hanno effettuato attacchi contro diversi siti vicino alla capitale Damasco, causando perdite materiali. I velivoli militari israeliani avrebbero lanciato i loro missili dalle alture del Golan e le difese aeree siriane ne avrebbero abbattuto la maggior parte. Non sono stati segnalati feriti in seguito agli attacchi. Intanto, sono più di 30 mila i morti a Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo dice il ministero della Sanità del movimento fondamentalista palestinese, aggiungendo che almeno 79 persone sono morte nelle ultime 24 ore.