Medio Oriente, l’Is rivendica l’attentato a Kerman. In Iraq attaccati miliziani filo-iraniani

Vatican News

Continua a crescere la tensione dopo che il sedicente Stato Islamico ha rivendicato il duplice attentato del 3 gennaio scorso. Nella città di Kerman, in Iran, durante la commemorazione della morte del generale Qasem Soleimani, due kamikaze si sono fatti esplodere provocando la morte di circa 100 persone e più di 200 feriti. In Iraq , con un attacco di droni, gli Stati Uniti colpiscono il quartier generale delle milizie iraniane

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

Il sedicente Stato Islamico, 24 ore dopo il sanguinoso attentato di Kerman, in Iran, ha annunciato su Telegram, che due dei suoi miliziani, hanno attivato le cinture esplosive in mezzo alla folla radunatasi per commemorare la morte del generale Qasem Soleimani, rimasto ucciso 4 anni fa, durante un attacco americano in Iraq. L’esplosione ha provocato la morte di circa 100 persone e più di 200 feriti. I funerali pubblici delle vittime, previsti per oggi, sono stati annullati dalle autorità iraniane. Il governatore di Kerman ha precisato che le vittime saranno sepolte solo in presenza dei familiari. Il sedicente Stato islamico aveva già compiuto diversi attentati in Iran, l’ultimo il 22 ottobre del 2022, quando 15 persone furono uccise da tre uomini armati in un importante luogo di culto sciita nella città di Shiraz.

Le reazioni della comunità internazionale

Pronta la condanna del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che definisce l’attentato “un vigliacco attacco terroristico”. In una nota si legge che “i membri del Consiglio di Sicurezza hanno riaffermato che il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni costituisce una delle più gravi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale” Il ministro dell’Interno iraniano, Ahmad Vahidi, ha annunciato il rafforzamento lungo i confini con Afghanistan e Pakistan, punti di passaggio per i gruppi armati che combattono il potere iraniano. Uno degli obiettivi principali sarà quello di limitare il volume di traffico che attraversa il confine, cosa che sarà discussa con il governo dei talebani di Kabul.

A Baghdad uccisi due combattenti filo-iraniani

Intanto a Baghdad, in Iraq, un raid di droni Usa contro il quartier generale della milizia iraniana ha causato la morte di due membri della coalizione di gruppi armati filo-iraniani. La polizia irachena riferisce che un combattente e il leader della milizia irachena filo-iraniana, Harakat Hezbollah al Nujaba, sono stati uccisi nel bombardamento perchè ritenuti responsabili degli attacchi contro le forze americane nel Paese.