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Media europei: Marinella Soldi nel board della BBC

La presidente della RAI avrà il compito di tutelare l’interesse pubblico e di verificare gli standard di governance della British Broadcasting Union. Soldi, che fa anche parte del board di EBU, sottolinea il ruolo fondamentale dei media di servizio pubblico in questa epoca di “frastuono mediatico e tecnologico”

Vatican News

Marinella Soldi, presidente della Rai e membro dell’Executive board di EBU (European Broadcasting Union), è stata nominata Consigliere non-esecutivo del Consiglio di Amministrazione della BBC. Per la prima volta – informa un comunicato della Rai – una cittadina italiana entra a far parte dell’organo che guida la British Broadcasting Corporation e che ne garantisce la missione di servizio pubblico.

L’incarico è effettivo da oggi, 11 settembre, per una durata di 3 anni. I membri non esecutivi del board di BBC hanno, in particolare, il compito di fornire un punto di vista esterno, di tutelare l’interesse pubblico, di verificare gli standard di governance. Il ruolo è compatibile con il ruolo di presidente della RAI. 

“Sono onorata di essere stata designata dal Cda della BBC come consigliere non-esecutivo indipendente, – afferma Marinella Soldi – la BBC è da sempre un punto di riferimento nel panorama mondiale dei media, e in particolare dei media di servizio pubblico, nel cui ruolo credo fortemente in quest’epoca di frastuono mediatico e tecnologico”. Per la Soldi, questa nomina è “anche un riconoscimento per la RAI e per l’Italia”.

Elan Closs Stephens, presidente della BBC, ha dichiarato: “Sono molto felice di dare il benvenuto a Marinella Soldi nel nostro Consiglio di Amministrazione. Marinella ha una miscela di esperienza unica: da un lato commerciale e dirigenziale nei media e nella tecnologia, dall’altro la sua passione per i valori del servizio pubblico è evidente nel suo lavoro in RAI e con l’EBU. Non vedo l’ora che contribuisca alla BBC – conclude Closs Stephens – con le sue capacità, la sua esperienza e un nuovo punto di vista”.

Anche l’EBU dà rilievo alla notizia della nomina sul suo sito web. L’organismo continentale raggruppa 112 enti di servizio pubblico di 56 Paesi. Tra questi enti anche la Radio Vaticana che è suo membro fondatore dal 1950.

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