L’inaspettata rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale è stata salutata da un telegramma in cui Papa Francesco ha sottolineato lo “spirito di generosa disponibilità” con cui il presidente ha accolto il suo secondo mandato. La sintonia tra il Pontefice e il Capo dello Stato, dal loro primo incontro in Vaticano il 18 aprile 2015, è stata evidente in diverse occasioni, confermando i tradizionali buoni rapporti tra pontefici e presidenti, dalla nascita della Repubblica italiana, nel ’46, a oggi.
“Francesco è subito diventato un punto di riferimento per gli italiani”, aveva affermato Mattarella nel maggio 2019, in un’intervista ai media vaticani, aggiungendo che il suo magistero “riceve grande attenzione ed esercita influenza significativa sui nostri cittadini”. Nel marzo scorso, in un
29/01/2022
Al termine di una giornata convulsa, che ha visto saltare tutti gli accordi precedenti per il Quirinale, il parlamento, all’ottavo scrutinio, ha scelto nuovamente Sergio Mattarella …
Alla luce del dialogo e della sintonia tra Francesco e il presidente Mattarella durante il primo mandato di quest’ultimo, come guardare ora a questo secondo settennato?
Credo che come sempre entrambi non guarderanno alla forma, ma alla sostanza. Tutti ricordiamo che il presidente Mattarella ha compiuto una visita formale in Vaticano – che allora pensavamo di congedo – non più tardi del 16 dicembre scorso. Quindi dubito che ci sarà un nuovo scambio di visite, ma credo si confermerà quell’intesa di cui ho appena parlato. I loro incontri saranno occasioni in cui potremo vedere due personalità che camminano sulla stessa strada. Certo, bisogna fare attenzione al fatto che il presidente della Repubblica è il primo custode della laicità dello Stato e questa deve essere assolutamente garantita. Ma i valori che li uniscono sono gli stessi e lo vedremo certamente nelle tante occasioni di incontro dei prossimi mesi. Penso a un’occasione che probabilmente li vedrà incontrarsi, la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo I, il prossimo 4 settembre. Quindi non sarà, a mio parere, un rapporto basato su occasioni formali, perché entrambi sanno di poter contare l’uno sull’altro nei momenti difficili. E in questo momento storico, i momenti difficili, i dossier complessi da seguire, come confermano le parole del telegramma del Pontefice a Mattarella, non mancano. Aggiungo che molto probabilmente, almeno così vuole la prassi, il presidente Mattarella nel messaggio di insediamento di giovedì prossimo citerà il telegramma del Pontefice e lo ringrazierà personalmente. Tra i tanti messaggi che i Capi dello Stato italiani ricevono nell’occasione della loro elezione – o rielezione come in questo frangente -l’unico che citano nel momento dell’insediamento è infatti di solito quello del Pontefice. Quando Mattarella si insediò, il 3 febbraio del 2015, fece proprio riferimento alle parole di Francesco contro la corruzione che il Papa aveva usato nel suo messaggio augurale.