Chiesa Cattolica – Italiana

Mariupol senza tregua

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Ieri avrebbe dovuto essere il primo di tre giorni di cessate il fuoco annunciati dalla Russia per permettere i corridoi umanitari da Azovstal. Ma nell’acciaieria-bunker gli scontri tra le forze assedianti e gli ultimi difensori ucraini di Mariupol non si sono mai fermati. Cancellata la parata russa a Donetsk e Lugansk per la festa della Vittoria del 9 maggio. 

Lo stallo nell’acciaieria di Azovstal

La zona di Mariupol è un inferno, dicono il segretario generale Onu, e il presidente ucraino. Putin afferma che Mosca è pronta a garantire l’evacuazione dei civili dall’acciaieria, ma solo se i militari nello stabilimento si arrendono. L’Onu annuncia che un suo convoglio dovrebbe arrivare oggi alla fabbrica per l’operazione. Bombardamenti sono in corso sulla regione settentrionale ucraina di Kherson e su quella di Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove sono stati presi di mira gli insediamenti da dove l’esercito russo si era ritirato. Lo afferma il rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform

Dall’alba, razzi e artiglieria colpiscono le aree residenziali e i sobborghi della città orientale di Kharkiv. Sempre nell’est del Paese proseguono le offensive di Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk per mantenere una rotta terrestre tra questi territori e la Crimea temporaneamente occupata. In direzione di Popasna le truppe russe si stanno concentrando per avanzare e prendere il controllo totale della città e rilanciare l’offensiva su Lyman e Siversk. Secondo lo Stato Maggiore, l’esercito russo sta espandendo la difesa aerea, il supporto logistico e i sistemi di attacco. Intanto, Mosca annuncia un’esercitazione con missili capaci di trasportare testate nucleari nell’enclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania.

Onu: detenzioni arbitrarie da parte delle truppe russe

L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.

Zelensky invita a Kiev una missione tedesca

L’ambasciatrice americana all’Onu, Thomas-Greenfield, ha detto che non ci sono segnali di attenuazione del conflitto e ha accusato il governo russo di falsità ridicola. Ha inoltre reso noto che gli Stati Uniti hanno “immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha… Un fatto orribile – il commento – con il quale il mondo deve fare i conti”. Ed è rimpallo di accuse tra il Pentagono e il Cremlino sull’uso dell’intelligence americana in Ucraina. Anche la presidente della Commissione europea Von der Leyen, alla Conferenza dei donatori per l’Ucraina a Varsavia, ha puntato il dito contro Putin. Qui il premier ucraino ha ringraziato per gli oltre 12 miliardi di dollari di aiuti ricevuti dall’inizio della guerra. In Italia, Draghi annuncia che il Paese ha aumentato a più di 800 milioni i fondi per sostenere i profughi. Zelensky ha invitato nel frattempo il cancelliere, il presidente e la ministra degli Esteri tedeschi per una missione imminente a Kiev.

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