Chiesa Cattolica – Italiana

Luigi Bardelli, una vita dedicata agli ultimi e alla Fondazione MAiC

E’ scomparso lo storico creatore di Tvl Pistoia, ma soprattutto l’uomo che aveva ideato una nuova modalità di accompagnare i disabili e le loro famiglie. “E’ difficile raccontare le emozioni, perché vedo commossi i genitori che piangono per il fatto che i loro figli in questo ambiente si aprono agli altri”, aveva detto un anno fa ai media vaticani durante un’innovativa crociera nel Mediterraneo

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Luigi Bardelli era uomo d’impresa, aveva fondato TVl Pistoia, una delle maggiori televisioni toscane, ed era al vertice della rete Corallo, il consorzio che raggruppa le emittenti locali d’ispirazione cattolica. Ma aveva anche un altro modo di vedere la realtà, attraverso la Fondazione MAiC (Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus), un ente senza fini di lucro che a Pistoia si occupa di dare un futuro, di integrare i diversamente abili.

La crociera della Maic

I media vaticani avevano conosciuto Luigi Bardelli circa un anno fa, durante una crociera nel Mediterraneo organizzata dalla MAiC nel Mediterraneo, portando una quarantina di differentemente abili da Genova a Marsiglia. La sua energia ci aveva colpito. La Fondazione ha ormai 60 anni sulle spalle e Bardelli ci aveva detto: “Abbiamo voluto fare un salto di qualità e non vogliamo essere autoreferenziali. Ecco perché questo nostro progetto è una vera pedagogia itinerante. In questi giorni ho visto tanti atteggiamenti che mi hanno toccato dentro. E’ difficile raccontare le emozioni, perché vedo commossi i genitori che piangono per il fatto che i loro figli in questo ambiente si aprono agli altri”.

Una pedagogia itineranti per i disabili

Grazie a quella crociera avevamo conosciuto la forza del metodo MAiC, che si basa sulla necessità di aprire il mondo esterno alla disabilità, e viceversa. Quella di un anno fa infatti non era una semplice uscita dalla struttura MAiC, ma un nuovo paradigma di cura, perché oltre ai parenti di queste ragazze e di questi ragazzi, sulla nave della Msc c’erano anche i terapisti, pronti a intervenire in qualsiasi momento. Anche per questi assistenti alla cura, quel viaggio fu un modo per rendersi conto di persona quanto si può cambiare se la vita non si limita al percorso casa-centro riabilitativo.

Bardelli rimarrà nell’anina della Maic

Il progetto riabilitativo della Fondazione MAiC è stato costruito nel tempo attraverso una esperienza nel campo dalla riabilitazione a partire dagli anni ’60, e col tempo si è rafforzato grazie alle migliori tecniche e alla formazione continua dei professionisti della riabilitazione. MAiC ha l’obiettivo di una presa in carico globale, per assicurare continuità nei percorsi di riabilitazione e dunque costruire un futuro di serenità per le persone con disabilità ed i loro familiari. Bardelli ne era pienamente convinto, e la sua impronta, il suo carisma continueranno a plasmare l’anima della Fondazione anche nei prossimi anni.

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