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L’Ucraina agli alleati: nuove armi presto, perché Mosca prepara l’offensiva

Mentre Kyiv chiede agli alleati occidentali di far arrivare senza altri ritardi i nuovi armamenti, perché c’è il rischio di una grande offensiva russa nel Donbass, gli Stati Uniti starebbero preparando anche l’invio, per la prima volta, di missili a lungo raggio

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

La guerra in Ucraina è arrivata al 343.mo giorno e mentre l’esercito di Kyiv e i mercenari del gruppo Wagner si contendono il controllo di Blahodatne, nella regione di Donetsk, il Cremlino continua a inviare uomini per conquistare Bakhmut. L’intelligence ucraina conferma che Mosca sta accumulando uomini e mezzi, per rilanciare l’aggressione e occupare le due autoproclamate repubbliche filorusse orientali. Per questo, affermano, c’è bisogno che le nuove armi, compresi i carri armati, promessi dagli alleati occidentali, arrivino senza altri ritardi.

Segnali della preparazione di un grande attacco

I segnali che l’esercito russo si stia preparando all’offensiva sono la cadenza accresciuta del fuoco d’artiglieria, l’impiego di unità scelte, e la mobilitazione che ha portato a richiamare 9 mila soldati, poi rimandati a casa. Era stato convocato infatti anche chi non era idoneo, per un’errata valutazione e per cercare di raggiungere le quote.

Israele pronta a dare armi ma anche mediare

Intanto, in un’intervista alla Cnn, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di considerare la possibilità di fornire aiuti militari all’Ucraina e di essere disposto a fare da mediatore, come chiedono gli Stati Uniti, pur mantenendo un contatto con la Russia, che controlla i cieli della vicina Siria. Sempre i media americani assicurano che Washington sta preparando un pacchetto di aiuti per più di due miliardi di dollari che dovrebbe includere per la prima volta razzi a lungo raggio e altre munizioni e armi. Nuovi aiuti che dovrebbero essere annunciati già questa settimana e che comprenderebbero anche attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni guidate di precisione e armi anticarro Javelin.

Mosca annuncia: Xi Jinping da Putin in primavera

Da Mosca arriva invece la notizia che il presidente cinese Xi Jinping è atteso da Putin in primavera, ma Pechino per ora non conferma, parlando solo di contatti tra i due Paesi per contribuire allo sviluppo globale pacifico. Secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in visita a Tokyo, la crescente collaborazione della Cina con la Russia rappresenta una minaccia non solo per l’Asia ma anche per l’Europa. “La Nato deve assicurarsi di avere degli amici” ha detto, sottolineando l’importanza di una cooperazione più forte nella regione indo-pacifica. Stoltenberg ha affermato che la Cina sta investendo sempre più in armi nucleari e missili a lungo raggio senza impegnarsi in un dialogo significativo sul controllo degli armamenti per le armi atomiche, mentre aumentano le minacce contro Taiwan.

Il neo presidente ceco: Kyiv nella Nato dopo la guerra

Infine il neo presidente ceco Petr Pavel, che sabato ha vinto le elezioni e si insedierà il 9 marzo, nella sua prima intervista ai media internazionali dopo il voto, ha detto che l’Ucraina dovrebbe essere autorizzata ad aderire alla Nato non appena la guerra sarà finita. Pavel ha difeso fermamente il sostegno militare occidentale a Kiev, dicendo che non dovrebbero esserci “quasi limiti” a ciò che i paesi dovrebbero inviare.

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