“I moderni media e le tecnologie nella comunicazione della Chiesa” è il tema di un incontro organizzato dall’Università cattolica Giovanni Paolo II della città polacca, che ha ospitato Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani, e Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana – Vatican News. Bisogna “costruire il dialogo” e raccontare la verità privilegiando storie e testimonianze, hanno sottolineato di fronte a un nutrito gruppo di studenti
Vatican News
C’è bisogno di media che non dividano ma costruiscano ponti. Di questa convinzione si sono fatti portavoce Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani, e Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana – Vatican News, in un incontro organizzato a Lublino, in Polonia, dalla locale Università cattolica Giovanni Paolo II.
I media devono costruire dialogo
I mezzi di comunicazione non erigano barriere ma sostengano il dialogo, hanno sottolineato i rappresentanti dei media vaticani nell’ambito di un incontro con gli studenti dell’Ateneo polacco sul tema “I moderni media e le tecnologie nella comunicazione della Chiesa”, ribadendo l’importanza della diffusione di una informazione basata sulla verità e sulla testimonianza della vita delle persone. “Quando entriamo in relazione con una persona, di fronte alla sua esperienza di vita, anche se non siamo d’accordo con i suoi principi, proviamo maggiore stima e rispetto”, ha osservato Tornielli, il quale ha ricordato che il Vangelo si è diffuso soprattutto grazie alla testimonianza di persone che “si sono lasciate attrarre e affascinare da Gesù”. Presentando la missione e le varie attività dei media vaticani, il direttore editoriale ha sottolineato che ogni messaggio, anche riguardante eventi tragici, deve portare speranza. “Nel nostro lavoro quotidiano, anche quando dobbiamo parlare di realtà drammatiche come la guerra, cerchiamo sempre di farlo lasciando spazio a note di speranza. Perché è quello di cui c’è bisogno”.
Stare dentro le moderne tecnologie
Menichetti, da parte sua, ha evidenziato che un aspetto significativo dell’attività del Dicastero per la Comunicazione è raccontare gli eventi nel mondo attraverso il prisma della Dottrina Sociale della Chiesa. “Questo significa che se, ad esempio, una bomba esplode in Ucraina, certamente informiamo della distruzione, ma allo stesso tempo mostriamo chi aiuta, chi lavora a beneficio di altre persone per la pace, per la fraternità, e questo ad ogni livello, che comprende ovviamente gli sforzi della diplomazia, le possibili soluzioni”. Ribadita pure la necessità di stare pienamente dentro l’utilizzo delle moderne tecnologie nei campo dei media: “Ne abbiamo bisogno per comunicare il bene, per costruire scambi, per ascoltare gli altri, per dare testimonianza della bellezza della fede cristiana, senza mai trasformare la verità o l’identità in un bastone o in un muro”, hanno affermato i due ospiti vaticani.
Una delle più grandi università cattoliche
Durante l’incontro, il professor Mirosław Kalinowski, rettore dell’Università Cattolica di Lublino (KUL) ha invitato Tornielli e Menichetti a visitare l’Ateneo, una delle più grandi università cattoliche del mondo che svolge attività scientifica e forma i giovani in teologia, filosofia, scienze sociali, giuridiche e umanistiche, nonché in scienze matematiche e naturali. Nel suo intervento Kalinowski ha menzionato Giovanni Paolo II e il suo ruolo nell’apertura al mondo e nella promozione dei mezzi di comunicazione che trasmettano la verità. Nell’Università, dove si tengono studi di giornalismo, i mezzi di comunicazione hanno un’importanza centrale tanto che recentemente, tra tutte le università polacche, è diventata la più attiva nei social media. Numerosi gli allievi che hanno partecipato al confronto, principalmente quelli di giornalismo, nonché borsisti della Casa della Fondazione Giovanni Paolo II di Lublino.