A Vilnius si è conclusa ieri la News Assembly di EBU, l’associazione dei media radiotelevisivi di servizio pubblico europeo. Alla conferenza nella capitale lituana ha preso parte anche la Radio Vaticana. Al centro del confronto tra i giornalisti del Vecchio Continente il ruolo sempre più dirompente dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della comunicazione.
Vatican News
Dove sta andando l’informazione in un mondo sempre più polarizzato? Quale ruolo hanno i media tradizionali in un panorama di frammentazione informativa? L’Intelligenza Artificiale è più un’opportunità o un pericolo per gli operatori della comunicazione? Sono alcune delle domande su cui si sono confrontati un centinaio di giornalisti riuniti a Vilnius, in Lituania, per la “News Assembly” della EBU, la European Broadcasting Union, che riunisce le radio e tv pubbliche d’Europa. Al summit ha preso parte anche la Radio Vaticana rappresentata da Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione.
Durante la due giorni di lavori, sono stati affrontati argomenti come l’indipendenza editoriale, il coinvolgimento dei giovani, sempre meno attratti dai media tradizionali, e l’uso delle nuove tecnologie digitali, con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale (AI). La conferenza si è aperta con gli interventi di Eric Scherer, presidente della Commissione informazione di EBU e Monika Garbačiauskaitė-Budrienė direttore generale della tv pubblica lituana LRT che ha ospitato il Summit. Entrambi hanno messo l’accento sul valore di un’informazione libera e indipendente. Una sottolineatura che è suonata particolarmente significativa in un Paese che, per la sua collocazione geografica, vive con particolare intensità e apprensione la guerra in Ucraina. Proprio il conflitto scatenato dalla Russia, che ha drammaticamente superato i mille giorni, è stato al centro di una tavola rotonda con testimonianze di inviati ed esperti che hanno ribadito il ruolo dei media di servizio pubblico per un’informazione affidabile in un contesto fortemente influenzato da fake news e attività di propaganda.
Ampio spazio è stato dedicato all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della comunicazione. In un workshop con alcuni esperti del mondo digitale e operatori del settore privato dell’AI sono stati presentati degli strumenti per identificare contenuti generati artificialmente e strategie per integrarli in modo corretto nelle redazioni giornalistiche. Nel dibattito che è seguito sono stati evidenziati alcuni punti come le modalità degli algoritmi nella scelta dei contenuti, in particolare quelli di carattere politico; il tema del copyright di pubblicazioni che sono elaborate da App come ChatGpt e l’impoverimento economico dei media pubblici a causa della concorrenza di queste nuove piattaforme. Dal canto suo, Gisotti ha posto la questione del rischio di un’ulteriore accentuazione del “digital divide” tra i Paesi ricchi (e i loro mass media), che possono sostenere le enormi spese che le nuove tecnologie richiedono, e quelli che non hanno risorse e know how sufficienti per sfruttare i benefici delle nuove tecnologie.
Durante la conferenza, nella quale è stato presentato il News Report di Ebu per l’anno 2024, è stato anche assegnato il premio giornalistico Gunnar Høidahl Award, vinto quest’anno dal broadcaster pubblico olandese NOS. Il premio, secondo la motivazione della giuria, è stato conferito per l’impegno costante, la varietà dei contenuti e l’eccellente qualità dei servizi televisivi.