Fausta Speranza – Città del Vaticano
Tra le iniziative previste nel sesto anniversario della Laudato Si’, c’è la Giornata di riflessione europea promossa dalla Commissione delle Conferenze episcopali europee (Comece) oggi 27 maggio: in questa edizione 2021, il dibattito è affidato al webinar al quale partecipano rappresentanti dell’Agenzia per il clima e l’ambiente della Commissione europea (Cinea). I lavori sono stati aperti dal cardinale Jean Claude Hollerich, presidente della Comece. L’evento è organizzato dalla European Laudato Si’ Alliance (ELSi’A), un cartello di varie istituzioni e organizzazioni della Chiesa cattolica che stanno unendo le forze in Europa in tema di clima e di giustizia sociale. La Comece è membro fondatore di ELSi’A.
L’urgenza di un impegno concreto e l’importanza della collaborazione tra l’Ue e le Chiese emergono nell’intervista con Angelo Salzi, capo dipartimento del programma Life della Cinea:
Salzi spiega che il titolo scelto per il webinar “Il sogno, il progetto, il percorso” è utile per capire come serva in questo contesto più che mai la capacità di andare oltre la logica delle strategie politiche più imminenti, per allargare la visione persino oltre l’arco temporale di una esistenza umana. Una visione, spiega, a lungo termine per la quale sono fondamentali il contributo e l’approccio delle Chiese e gli insegnamenti contenuti nella Laudato Si’ di Papa Francesco.
L’impatto della Laudato Si’ sulle istituzioni Ue
A questo proposito Salzi riferisce di aver assistito personalmente a quella che definisce una reazione senza precedenti ad una enciclica. Salzi racconta precisamente che alla sua pubblicazione, ormai sei anni fa, “per settimane non si è parlato di altro nelle riunioni e nei corridoi delle istituzioni europee, in particolare della Commissione”. E poi afferma che le indicazioni contenute nel piano Green Deal, lanciato dalla Commissione europea, risentono fortemente delle sollecitazioni della Laudato Si’.
Il contributo delle Chiese
Salzi sottolinea l’importanza della collaborazione con la Comece che monitora i processi politici dell’Unione europea e gli sviluppi legali in tutte le aree di interesse per la Chiesa. Ricorda che ci sono contatti regolari tra i vescovi della Comece e i responsabili delle politiche dell’Ue, i membri del parlamento europeo e gli alti funzionari dell’Ue. Tutto ciò offre, sottolinea, un confronto interessante alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, un’occasione di cooperazione. Si mantiene un dialogo attraverso contatti formali e informali, inclusi incontri annuali al vertice di leader religiosi, seminari di dialogo, conferenze e partecipazione a consultazioni avviate dalla Commissione europea.