Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Che cosa sta accadendo ai legami? A che punto è la capacità di superare difficoltà e sfide proprie dell’amore? Insomma, perché l’amore non dura? Di tutte le possibili risposte finora date a questo universale quesito, l’originalità del volume di Riccardo Mensuali, Leggero come l’Amore. Riflessioni sul sentimento che sa durare (San Paolo Edizioni) sta nel fatto che il suo viaggio alla ricerca di un riscontro, non prende il via dal racconto di storie d’amore, ma da quando l’amore non c’era. “Sono partito – spiega l’autore, sacerdote a servizio presso la Pontificia Accademia per la Vita, membro della Fraternità Sacerdotale Missionaria di Sant’Egidio e rettore della Chiesa di Santa Maria Stella Maris, a Ostia – da quando i legami affettivi tra uomo e donna non esistevano, sono andato ai primordi dell’origine della specie umana, del genere umano, a quel punto mi sono accorto di alcune cose interessanti, perché l’amore nasce per alcuni fini, che sono legati alla cura della prole, il legame nasce per questo”.
La libertà dell’amore
Si parte, dunque, da molto lontano. “L’autore – spiega nella prefazione monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita – propone l’ipotesi che Dio abbia creato anche il legame amoroso per via evolutiva: un sentimento che sgorga come infatuazione e innamoramento e, poi, diventa una relazione più duratura e calma”. Ma quanto è davvero leggero l’amore? “Noi in effetti siamo fatti d’amore per l’amore, noi siamo veramente realizzati solo quando ci sentiamo amati e quando viviamo noi l’amore. La Bibbia dice che Dio è amore. Però, in realtà, la nostra esperienza, l’esperienza dell’umano, porterebbe a dire che l’umanità è amore, quindi il peso è fondamentale, solo che l’amore così come rende felici, a volte rende anche tanto infelici”. Il percorso da compiere è dunque quello di passare dall’innamoramento, dall’infatuazione, ad un qualcosa che “sia come una grande e lunga campata che unisce due persone, con calma, e che quindi superi anche le difficoltà, gli ostacoli ed i momenti difficili”. L’amore, inoltre, è anche libertà, non solo dalla solitudine, ma anche libertà di un sentimento duraturo, che lega uomo e donna, che si “mettono d’accordo per prendersi cura della prole, un legame che rende più libera la donna e più libero l’uomo, perché più capaci di portare avanti la vita del figlio del bambino”.
L’amore raccontato da un sacerdote
Quello che si sfoglia è quindi un libro sull’amore, amore umano e amore fisico, perché il testo non tralascia alcun aspetto, l’amore raccontato da un sacerdote, che “è un uomo”, precisa Mensuali, “conosce cos’è l’innamoramento, conosce il sentimento, e conosce anche la preoccupazione di far durare la propria passione per la missione che il Signore gli ha affidato nella vocazione”. I sacerdoti, inoltre, parlano con i giovani, con le coppie, sono a conoscenza delle ferite provocate dall’amore, che all’improvviso può trasformarsi nel suo contrario e fare molto male. “Il sacerdote – spiega ancora l’autore – non può fare a meno di riflettere sull’amore, di parlarne di leggerne, perché parlare d’amore vuol dire parlare dell’uomo, del resto anche Papa Francesco, in questi giorni, ha parlato molto d’amore affrontando il tema della nascita dei figli e dell’inverno demografico”.
La leggerezza dell’amore dettata da spirito e grazia
Qual è dunque la leggerezza dell’amore? È quella dello Spirito, ciò che per il cristianesimo esprime “il concetto dell’energia di vita”. Quindi Leggero come l’amore, perché la leggerezza vera, che è forza, che è grazia, è la leggerezza dello spirito.