Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
Inizierà il 5 marzo con un volo da Roma Fiumicino a Baghdad, il tanto desiderato viaggio del Papa in Iraq all’insegna del motto “Siete tutti Fratelli” riportato sul logo. L’accoglienza ufficiale sarà presso l’aeroporto della capitale irachena, dove Francesco avrà il suo primo incontro, nella sala vip dello scalo, con il primo ministro, per poi proseguire presso il Palazzo presidenziale dove avrà luogo la cerimonia ufficiale di benvenuto. In questa sede, al termine della visita di cortesia al presidente della Repubblica nello suo studio privato, il Papa terrà il primo discorso ufficiale alle autorità, alla rappresentanza della società civile e al Corpo diplomatico che incontrerà nel salone del Palazzo presidenziale. La prima giornata del Pontefice si concluderà quindi con l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti a cui Francesco rivolgerà un discorso nella Cattedrale Siro-Cattolica di “Nostra Signora della Salvezza” a Baghdad.
Najaf, Nassirya e la Piana di Ur, nella seconda giornata in Iraq. Sabato 6 marzo Francesco, in mattinata, lascerà infatti Baghdad per raggiungere in aereo la città di Najaf a sud della capitale, una delle località più sacre dell’islam sciita. Qui avrà luogo la visita di cortesia al Grande Ayatollah Sayyd Ali Al- Husaymi Al -Sistani, al termine della quale il Pontefice ripartirà alla volta di Nassiriya, sulle rive dell’Eufrate, per un Incontro interreligioso presso la Piana di Ur. Previsto in questa occasione un discorso del Papa. Nel pomeriggio, dopo il rientro a Baghdad, sarà la celebrazione della Messa a chiudere la giornata, nella Cattedrale Caldea di “San Giuseppe” a Baghdad, una delle 11 Cattedrali presenti nel Paese.
Ricca di appuntamenti la domenica 7 marzo, che vedrà il Papa spostarsi tra il Kurdistan iracheno e la Piana di Ninive. La mattinata inizierà con la partenza in aereo per Erbil. All’aeroporto Francesco sarà accolto dalle autorità religiose e civili della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Da lì, in elicottero, il trasferimento a Mosul, città per anni nelle mani del sedicente Stato islamico, dove è prevista una Preghiera di suffragio per le vittime della guerra presso Hosh al – Bieaa, la piazza della chiesa. Ancora, in mattinata, il trasferimento del Papa in elicottero nella città assira di Qaraqosh nella piana di Ninive a pochi chilometri da Mosul, occupata dallo Stato islamico fino al 2016. Dopo l’arrivo al campo di atterraggio, Francesco si trasferirà nella Chiesa dell'”Immacolata Concezione” per la visita alla comunità di Qaraqosh a cui rivolgerà un discorso, per poi recitare la preghiera mariana dell’Angelus. Al termine, nel pomeriggio, il trasferimento del Papa nuovamente ad Erbil per la Santa Messa che presiederà nello Stadio “Franso Hariri”. In serata, il rientro a Baghdad, da cui Papa Francesco, lunedì mattina, ripartirà per Roma al termine della cerimonia di congedo.
Motto e l ogo del viaggio
“Siete tutti Fratelli”. Questo dunque il motto – tratto dal Vangelo di Matteo – della visita di Francesco in Iraq il cui logo raffigura il Papa nel gesto di salutare il Paese, rappresentato in mappa e dai suoi simboli, la palma e i fiumi Tigri ed Eufrate. Il logo mostra anche una colomba bianca, nel becco un ramoscello di ulivo, simbolo di pace, volare sulle bandiere della Santa Sede e della Repubblica dell’Iraq. A sovrastare l’immagine, il motto della visita riportato in arabo, curdo e caldeo.