Vasti roghi stanno devastando le isole del Pacifico per la diffusa siccità e l’imperversare dell’uragano Dora. E’ in atto lo stato di emergenza, mentre gli Stati Uniti intervengono con mezzi federali in aiuto ai soccorsi
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Non sta risparmiando nulla l’inferno di fuoco che funesta le Hawaii, in una stagione particolarmente secca alimentata dai forti venti asciutti dell’uragano Dora, che soffiano a 97 km orari. Centri abitati e aree verdi stanno bruciando con tale violenza da minacciare addirittura le persone in spiaggia che, per sfuggire alle fiamme, si sono buttate in mare. La situazione più grave su una delle isole dell’arcipelago, Maui, dove ad andare distrutta è stata parte della città storica di Eds.
Il fuoco ha portato morte e distruzione
Almeno 36 le vittime, decine i feriti, migliaia gli sfollati, 14mila gli edifici, fra case e attività commerciali, andati in fumo, mentre altre 12 mila abitazioni sono senza elettricità. Le strade sono state prese d’assalto dalle persone che in auto tentano la fuga dalle fiamme. Una situazione drammatica, la definiscono le autorità locali che al momento non sono in grado di conteggiare in modo preciso i danni a persone e cose. Scattato lo stato di emergenza con l’impiego di ogni risorsa disponibile con l’ingaggio anche della Guarda Nazionale dello Stato impegnata a dare supporti ai pompieri per il contenimento dei roghi.
Linee telefoniche d’emergenza fuori uso
In questo scenario apocalittico, a rendere più difficili i soccorsi è il guasto al servizio di chiamata di emergenza 911 che risulta fuori uso in alcune delle zone più colpite, lasciando isolati gli abitanti e mettendo le autorità nell’impossibilità di calcolare quante persone siano state effettivamente colpite dalle conseguenze delle fiamme. Il presidente degli Stati Uniti, Biden, esprimendo cordoglio per le vittime, ha anche annunciato di aver “ordinato a tutti i mezzi federali disponibili sulle isole di aiutare nella risposta ai soccorsi”. Tutti i voli da e per le Hawaii sono stati per ora sospesi.