Le Filippine celebrano i 500 anni dall’arrivo del cristianesimo

Vatican News

Isabella Piro – Città del Vaticano

Il nome di Gesù e quello di Maria a caratteri romani e baybayin, ovvero secondo l’alfabeto usato per la lingua tagalog prima della colonizzazione spagnola. Sono queste le scritte che caratterizzato la “Croce Missionaria”, ovvero il logo preparato nelle Filippine per celebrare i 500 anni dall’arrivo del cristianesimo e l’inizio dell’evangelizzazione nel Paese.

La Croce da indossare

Nell’Arcidiocesi di Manila, il simbolo dell’evento è stato trasformato in un ciondolo, affinché ogni fedele ne possa portare uno. Per l’occasione, Monsignor Broderick Pabillo, Amministratore apostolico locale, invita i fedeli ad indossare la croce missionaria domani, sabato 6 febbraio, segnando così l’avvio ufficiale delle celebrazioni giubilari, anche se al momento sono possibili solo in modalità virtuale o a livello individuale. La pandemia da Covid-19 nel Paese asiatico ha fatto registrare 532mila casi e quasi 11mila decessi

Diciamo il nostro sì

“Portare la croce al collo – spiega il presule in un video postato sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi – è il segno della nostra fede in Gesù, della protezione che riceviamo da Dio e, soprattutto, è un tratto distintivo della nostra opera missionaria”. “Indossando la croce – aggiunge – ci ricordiamo che siamo cristiani, che siamo cattolici e diciamo sì alla missione di Dio”. Alle ore 21.00, dalla Cattedrale di Manila verrà eseguito e trasmesso in diretta su vari mass-media, l’inno ufficiale scelto per l’evento, intitolato “Diciamo il nostro sì”.

Le celebrazioni in presenza per il 2022

Le celebrazioni in presenza per il 500 anniversario dell’evangelizzazione del Paese, invece, sono state rinviate al prossimo anno ed avranno inizio il 17 aprile 2022, Domenica di Pasqua, in ricordo della prima Messa celebrata nelle Filippine il 31 marzo 1521, sull’isola di Limasawa, a sud di Leyte. Intanto, l’Arcidiocesi di Manila ha già designato le sue “chiese giubilari”, ovvero i luoghi di culto che apriranno una “Porta Santa”; tra questi, vi sono la Cattedrale cittadina e il Santuario del Santo Niño, immagine molto cara ai fedeli filippini.