L’appello di Francesco per la natalità, “Famiglie Numerose”: fare figli porta benessere

Vatican News

Marco Guerra – Città del Vaticano

Gli auguri che il Papa ha rivolto a Ciro Immobile, calciatore di Lazio e Nazionale italiana, per l’arrivo del suo quarto figlio diventano un’occasione anche per tornare a esortare gli italiani a fare figli, “c’è bisogno di bambini in Italia, ci mancano i figli!”, ha detto Francesco.

I numeri dell’inverno demografico 

Un appello che appare ancora più significativo alla luce delle nascite scese, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto i 400 mila nuovi nel 2021 nati e davanti a uno dei tassi di natalità più basso dell’Occidente, pari a circa 1,24 figli per donna. Secondo le ultime stime dell’Istat, di questo passo nell’arco di quattro decenni spariranno 12 milioni italiani, contemporaneamente avremo due milioni di ultra novantenni e 120 mila centenari (oggi sono meno di diecimila) a cui prestare cure e prossimità. L’emergenza, anche se con numeri diversi, riguarda quasi tutti i Paesi Occidentali e diversi dell’Estremo, come la Cina che infatti ha abolito politica del figlio unico per evitare lo sfaldamento del suo sistema socio-economico.

Ministro Roccella: tutelare la maternità

Molti governi europei sono corsi ai ripari con politiche fiscali e di welfare a misura di famiglia che incentivano le nascite e facilitano la conciliazione tra lavoro e famiglia. Modelli a cui potrebbe rifarsi anche il nuovo esecutivo italiano che proprio oggi, per bocca del ministro della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha annunciato sulle pagine de Il Sole 24 Ore l’intensione di promuovere “una sorta di Piano strategico per la natalità, inserendo misure concrete, in tutti i provvedimenti utili”. “E’ nostra intenzione – dice il ministro Roccella – mettere in campo un’azione strategica che coinvolga tutti i dicasteri, con interventi di taglio sia culturale sia economico. Il peso specifico del mio ministero consiste proprio in un’operazione di progettazione, coordinamento e stimolo nei confronti degli altri: l’ottica è quella di promuovere una strategia complessiva del governo, per contrastare la denatalità e sostenere maternità e famiglia”. L’esponente dell’esecutivo indica alcune iniziative come la “revisione dell’assegno familiare” e “una nuova rete di welfare che metta in pista tutti gli attori sociali e sostenga le neo madri fin dal domicilio”. Ad esempio immaginando “un codice deontologico per le imprese per il rientro dopo la maternità”, potenziando “la rete degli asili nido” e promuovendo “una carta servizi” per le piccole e medie imprese.

Caltabiano (Famiglie Numerose): trasmettere la bellezza di essere in tanti

“Siamo grati alla parole non estemporanee di Papa Francesco sulla natalità, l’Italia ha bisogno di questo incoraggiamento che non manca mai perché i figli sono il futuro e la speranza ma voglio ringraziare anche il cardinale Zuppi che alla nostra recente assemblea ha detto bisogna avere il coraggio di trasmettere la gioia della vita e la bellezza di essere in tanti”, afferma a Vatican News, Alfredo Caltabiano, presidente dell’Associazione Famiglie Numerose, aderente al Forum della Famiglie.

Ascolta l’intervista ad Alfredo Caltabiano

Misure da adottare 

Caltabiano ricorda le conseguenze dell’inverno demografico: “Diminuiranno i lavoratori e aumenteranno i pensionati, così salta la sostenibilità del nostro sistema di welfare”. Poi commenta le parole di Roccella e spiega che è fondamentale il lavoro di squadra, perché tutti i ministeri hanno influenze sul benessere della famiglia e le possibilità di generare figli. “Con nuove politiche di sostegno partirebbe anche un messaggio culturale a giovani”. Il presidente dell’Associazione Famiglie Numerose elenca poi degli ambiti di intervento: calibrare l’assegno unico, rivedere la fiscalità sulle famiglie, fornire più asili, un piano casa per le giovani coppie ma soprattutto offrire un posto di lavoro sicuro e ben retribuito a giovani. Caltabiano suggerisce anche di guardare ai modelli europei che sono riusciti a far ripartire la natalità, “la Francia con il quoziente familiare, la Germania con un assegno unico di 200 euro a figlio e l’Ungheria che offre finanziamenti alle famiglie che vengono progressivamente estinti dal governo a ogni figlio che viene messo al mondo”.

Famiglie numerose palestre di vita

Infine Caltabiano ricorda l’importanza di avere un’attitudine di apertura alla vita, che dona la gioia dei figli, anche a fronte di rinunce iniziali che vengono ricompensate sempre con grandi frutti e speranza. “Visto che si parla tanto di sostenibilità oggi – aggiunge – va detto inoltre che le famiglie numerose sono in assoluto le più sostenibili, perché fanno economie di scala, c’è un’unica utenza dove più persone si scaldano, mangiano e si muovono; la condivisione delle risorse è un’attività quotidiana e una vera e propria palestra di vita, quello che gli ambientalisti dicono ora le famiglie numerose da sempre lo fanno”. “I ragazzi imparano a socializzare fin dalla culla – conclude Caltabiano – non a caso quando a scuola un bambino ha qualche problema gli educatori di solito lo fanno affiancare da uno studente che ha molti fratelli, perché quest’ultimo è abituato a condividere e ad aiutare”.