L’appello del Papa per il Sudan: si fermi al più presto la violenza e riprenda il dialogo

Vatican News

Dopo la preghiera mariana del Regina Coeli, Francesco torna a esprimere la sua preoccupazione per la situazione nel Paese africano che definisce “grave”

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Sempre più critica la situazione in Sudan. Il Papa, dopo la preghiera mariana del Regina Coeli, rinnova, come domenica scorsa, la sua vicinanza per il Sudan:

La preghieria per i fratelli e le sorelle sudanesi

Non dimentica il popolo del Sudan, il Papa, come aveva fatto domenica scorsa, sempre da piazza San Pietro. Oggi usa queste parole:

“Rimane purtroppo grave la situazione in Sudan: rinnovo di nuovo il mio appello affinché cessi al più presto la violenza, sia ripresa la strada del dialogo. Invito tutti a pregare per i nostri fratelli e sorelle sudanesi”

L’evacuazione dei cittadini stranieri

I combattimenti tra il gruppo paramilitare e l’esercito sono entrati nella seconda settimana dopo una breve pausa. Più di 150 persone di varie nazioni hanno già raggiunto l’Arabia Saudita in una prima operazione di evacuazione dei civili. Intanto dal Sudan è cominciata un vero e proprio esodo: gli Stati Uniti hanno completato l’evacuazione del personale della loro ambasciata, che al momento rimane chiusa. In corso anche l’uscita protetta dei cittadini francesi.

Pronti a Gibuti gli aerei destinati a ricondurre in Italia 140 connazionali rimasti bloccati nel Paese, dove sono ripresi i combattimenti. 

Internet bloccato

E c’è blackout “quasi totale” di Internet nel Paese africano scosso dai combattimenti. Lo ha riferito NetBlocks, un’organizzazione con sede a Londra che monitora l’accesso al web in tutto il mondo. “I dati di rete in tempo reale mostrano un collasso quasi totale della connettivita’ Internet in Sudan con la connettivita’ nazionale ora al 2% dei livelli ordinari”.