“L’amore familiare: vocazione e via di santità”. Il X Incontro mondiale delle Famiglie

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Multicentrico e diffuso: così Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha definito il decimo Incontro Mondiale delle Famiglie presentato stamattina in Sala Stampa Vaticana. Si svolgerà a Roma e sarà aperto dal Festival delle Famiglie il 22 giugno in Aula Paolo VI alla presenza del Papa. Seguiranno tre giorni di Congresso pastorale sempre in Aula. Il sabato pomeriggio la Messa in Piazza San Pietro. Previsto molto spazio per le testimonianze e gli incontri nelle parrocchie. Duemila i delegati partecipanti con rappresentanze anche dall’Ucraina. Sul sito web dell’Incontro è disponibile un kit pastorale con suggerimenti per organizzare incontri a livello locale.

I temi

Il congresso – ha precisato la Gambino – a differenza di quelli delle edizioni precedenti, non avrà conferenze strutturate accademicamente con contenuti teologico-dottrinali, ma sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale famigliare e matrimoniale. Costruito intorno a cinque conferenze principali con una trentina di interventi e una sessantina di relatori, porrà al centro dei panel alcuni temi dominanti: la corresponsabilità sposi e sacerdoti nella pastorale delle Chiese particolari; alcune concrete difficoltà delle famiglie nelle società attuali; la preparazione alla vita matrimoniale delle coppie; alcune situazioni di “periferia esistenziale” all’interno delle famiglie; la preparazione dei formatori in una pastorale famigliare piena di sfide e questioni difficili. La Chiesa domestica e la sinodalità, anche con un’attenzione al rapporto giovani-anziani, sarà un orizzonte di riferimento. Non si intende trascurare l’ambito dell’amore famigliare nella prova, quello del tradimento e del perdono e l’abbandono coniugale.

Si tratterà inoltre l’accompagnamento della paternità e maternità, l’adozione e l’affido come scelte cristiane e il saper accogliere la vita in ogni situazione. La missione della famiglia cristiana sarà un ulteriore campo di conoscenza reciproca così come le ripercussioni dell’era digitale sulle dinamiche famigliari. Si parlerà anche di migranti, dipendenze, violenze e di formazione alla sessualità. Poi di accompagnamento spirituale per le nuove unioni e nei casi in cui un coniuge non è credente. Bussola ricorrente che guiderà ogni condivisione sarà l’educazione al discernimento. Lo ha ribadito Gambino anche quando è stata interpellata da un giornalista: si vedranno bandiere lgbt? Noi raccogliamo l’invito di Papa Francesco ad avere un approccio pastorale di ascolto di tutti, con misericordia. L’idea – ha risposto – è di promuovere processi, il discernimento deve essere attuato ogni giorno, senza prevedere ricette valide per ogni situazione”. 

La comunione familiare come stile di comunione nella Chiesa

Due elementi particolari nell’ambito del Congresso saranno la serata nelle parrocchie romane di venerdì 2 giugno, dedicata al tema “La comunione famigliare, come stile di comunione nella Chiesa”, che con la Diocesi di Roma si è deciso di ambientare nelle parrocchie, per cui i delegati si sposteranno in varie parti della città per una serata con le famiglie romane. Un secondo momento speciale è previsto il sabato mattina, con un’ora di adorazione eucaristica e momenti di meditazione guidata per gli sposi e le famiglie dei delegati. Le altre mattine, il giovedì e il venerdì, la giornata invece avrà inizio con la Santa Messa, celebrata dai cardinali Farrell e De Donatis, all’interno della Basilica di San Pietro.

Fondo solidarietà per la partecipazione da aree svantaggiate

Sono circa duemila i delegati invitati da 120 Paesi, scelti dalle Conferenze episcopali, dai Sinodi delle Chiese orientali e dalle realtà ecclesiali internazionali che operano in maniera significativa nell’ambito dell’apostolato famigliare. Grazie a un fondo di solidarietà attivato dal Dicastero – spiega l’officiale Leonardo Nepi – saranno rappresentate adeguatamente anche le Chiese di tante aree dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e dell’Europa centrale, tra cui anche l’Ucraina (sia con delegati dal Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina sia con delegati dalla Conferenza episcopale di rito latino). Proprio per la caratteristica “diffusa” dell’evento, è stato messo a disposizione sul sito web dell’Incontro un kit pastorale con orientamenti e suggerimenti per organizzare incontri a livello locale.

De Donatis: affidarsi all’intera famiglia Beltrame-Quattrocchi 

Frutto di una preziosa collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione, la Rai e la Diocesi di Roma, mercoledì 22 in Aula Paolo VI dalle 18.15 alle 19.50 si svolgerà il Festival delle Famiglie “The beauty of family”. E’ stato monsignor Walter Insero, dell’ufficio comunicazione del Vicariato, a parlarne in conferenza stampa rimandando anche alla Lettera del vicario Angelo De Donatis diffusa oggi in cui si invita a cogliere nella propria vita l’esempio di tutta la famiglia Beltrame-Quattrocchi, patroni dell’Incontro. Il loro è stato un percorso di “santità ordinaria”: la prima coppia di sposi a essere beatificata dalla Chiesa cattolica, il 21 ottobre del 2011 da san Giovanni Paolo II. Il porporato affida a queste due figure tutte le famiglie del mondo, soprattutto quelle provate dalla malattia e dalla guerra.

Le testimonianze al Festival delle famiglie

Riscoprire la famiglia come vocazione. E’ uno degli obiettivi dell’Incontro mondiale e del Festival con cinque declinazioni: chiamati al matrimonio, alla santità, al perdono, ad accogliere, alla fratellanza. E’ prevista la testimonianza di una coppia la cui decisione di sposarsi in Chiesa sta maturando a seguito di un percorso di avvicinamento grazie ad un gruppo di famiglie; poi sarà condivisa l’esperienza di una famiglia che ha trasmesso la fede ai loro figli, contesto in cui è cresciuta una loro figlia, morta giovanissima in odore di santità e che oggi è serva di Dio. E ancora, ci sarà una famiglia che, dopo aver sperimentato una forte crisi, vive l’esperienza del perdono e di una profonda riconciliazione e di un’altra che ha accolto una famiglia ucraina in fuga dalla guerra. Ci sarà spazio anche per una famiglia multi-religiosa, esempio di dialogo quotidiano tra le fedi, molto impegnati a livello sociale per le popolazioni povere.

Amadeus: al cuore della vita familiare c’è la condivisione

La conduzione del Festival è affidata ad Amadeus e sua moglie. “La mia gioia è avere una famiglia dove l’amore è al primo posto e ognuno aiuta l’altro”, ha detto il celebre volto della televisione, in collegamento video. “Questa condivisione è alla base della nostra serenità. Per noi la famiglia è centrale, al di là del lavoro”. Il momento musicale iniziale dell’appuntamento sarà animato dal gruppo Il Volo, che sarà presente insieme ad alcuni famigliari. “Testimoniamo il sostegno delle nostre famiglie, che sono un pilastro, un faro per noi”, hanno detto in una clip. Cinque saranno le famiglie che porteranno la loro esperienza di amore familiare al Papa che pronuncerà il suo discorso rivolto a tutte le famiglie del mondo. Il tutto si concluderà con il canto dell’Inno ufficiale dell’Incontro, composto da monsignor Marco Frisina, dal titolo “We Believe in love” e cantato dal Coro della Diocesi di Roma. 

Coniugi De Palo: la famiglia, risorsa inesauribile della città

Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni familiari, ha ricordato come questa Giornata Mondiale sia in fondo il frutto di quella Giornata mondiale della Gioventù che si tenne a Tor Vergata nel 2000. Molti di quei giovani hanno messo su famiglia e continuano il proprio percorso di fede e testimonianza. Insieme a una ventina di coppie e alla moglie Anna Chiara Gambini, De Palo ha raccolto negli ultimi mesi le esperienze di famiglie in numerose parrocchie, storie che definisce di “ordinaria straordinarietà”. Quella ordinarietà incarnata dai coniugi Beltrame-Quattrocchi, il cui impegno non si esaurì semplicemente nell’accogliere e nell’educare i figli: si dedicarono infatti – è stato ricordato – al servizio e al bene comune fin dall’inizio del loro matrimonio e di fatto furono i pionieri della pastorale familiare a Roma, proponendo incontri e accompagnamento per fidanzati e sposi.

La comunicazione dell’evento

L’organizzazione della Giornata mondiale ha strutturato anche una webapp con tutti i riferimenti all’enciclica Amoris Laetitia, alle catechesi, alle informazioni sugli appuntamenti diocesani e ai tour virtuali delle quattro basiliche maggiori e del Palazzo Lateranense. Gli appuntamenti saranno trasmessi – attraverso il sito ufficiale dell’evento, romefamily2022.com – sulla pagina YouTube della Diocesi di Roma e grazie alla collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione, anche su VaticanNews. L’attività social è affidata ad una squadra di studenti della Pontificia Università Santa Croce. Grazie a Vatican Media è stato implementato un sistema per assicurare il segnale alle emittenti tv che ne fanno richiesta in maniera libera e gratuita, con un flusso di immagini disponibile in cinque lingue (inglese, spagnolo, francese, portoghese, italiano, più LIS in italiano e in inglese). Il Festival, la Messa di sabato 25 giugno (ore 17.15) e l’Angelus di domenica 26 alla chiusura dell’Incontro con il mandato alle famiglie saranno trasmesse in mondovisione.