In mostra nella Pinacoteca i calchi storici realizzati fra l’Ottocento e il Novecento dei tre capolavori del Buonarroti: la Pietà Vaticana, la Bandini e la Rondanini. Ingresso gratuito fino al 6 gennaio 2024
Vatican News
La “straordinaria arte plastica del Buonarroti” in mostra a partire dal, 6 aprile, nella Pinacoteca dei Musei Vaticani che, in occasione, della Pasqua aprono al pubblico “L’amor di Michelagnolo e la fatica insieme”, l’esposizione dei calchi in gesso delle tre Pietà del maestro fiorentino: la Pietà Vaticana, la Bandini e la Rondanini. Con un comunicato i Musei Vaticani informano che i tre calchi, realizzati tra l’’800 ed il ‘900, sono visibili a a “visitatori, curiosi e appassionati”, fino al 6 gennaio 2024.
Opere al servizio della fede
“La mostra nasce – commenta Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani – con l’intento di offrire al pubblico dei musei uno spunto di riflessione attraverso le tre commoventi Pietà del grande Maestro fiorentino realizzate al servizio della Fede”. I tre calchi, informa ancora il comunicato, esposti uno vicino all’altro, grazie “al prestito della Gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze, e ai due manufatti delle collezioni Vaticane”, si presentano “riuniti in questa terza e ultima edizione della mostra che, nel corso del 2022, è stata presentata prima al Museo Dell’Opera del Duomo di Firenze e poi al Palazzo Reale di Milano”.
Dalla giovinezza alla maturità di Michelangelo
L’esposizione offre “l’opportunità di studiare l’evoluzione dell’arte di Michelangelo, nonché la sua maturazione spirituale, dalla prima giovinezza, quando a Roma scolpì per l’antica San Pietro l’opera ora nella navata laterale nord della Basilica, alla piena maturità espressa nella Pietà Bandini di Firenze, sino alla sua ultima stagione, quando, ormai anziano, mise mano alla Pietà Rondanini del Castello Sforzesco di Milano”. Le tre Pietà, si legge ancora, “raccontano la sensibilità raggiunta dal Buonarroti nel corso della sua lunga vita: dal grandioso lavoro giovanile di impronta classicista, fino alla scultura non finita degli ultimi suoi giorni. Oltre sessant’anni separano la prima Pietà, la Vaticana, dall’ultima, la Rondanini”. Per quanto riguarda i calchi, quello della prima è datato 1975, realizzato all’interno del Laboratorio Calchi e Gessi dei Musei Vaticani da Ulderico Grispigni, a seguito del gravissimo atto vandalico del 1972 “ai danni della scultura, che rese necessaria la preparazione di un nuovo calco”. Il calco della Bandini, è del 1882 circa, realizzata dal formatore fiorentino Oronzo Lelli, mentre quello della Pietà Rondanini è del 1953, ad opera del formatore milanese Cesare Gariboldi.
La mostra è inserita all’interno del percorso espositivo dei Musei Vaticani. L’ingresso è gratuito e l’orario di apertura segue quello dei Musei.