L’Aja: illegale l’occupazione israeliana di territori palestinesi

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Secondo la Corte di giustizia Onu Israele ha “l’obbligo di mettere fine alla sua presenza in Cisgiordania”. Disappunto del premier Netanyahu, mentre il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen parla di “vittoria della giustizia”. Intanto, decine le vittime in seguito a raid israeliani a Gaza

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

Le colonie israeliane nei territori palestinesi sono illegali, Israele deve smantellarle e risarcire per l’occupazione. È quanto sostiene la Corte di giustizia dell’Onu in merito alla presenza di Israele in Cisgiordania. Nel suo “parere consultivo” e non “vincolante”, ha sostenuto che Israele ha “l’obbligo di mettere fine alla sua presenza nei Territori palestinesi”. Secondo i giudici dell’Aja, l’occupazione è “de facto un’annessione” attuata attraverso “una sistematica discriminazione, segregazione e apartheid” a danno dei palestinesi.

Replica di Israele

Non si è fatta attendere la reazione di Israele: “Il popolo ebraico – ha affermato Netanyahu – non è conquistatore nella propria terra. Nessuna falsa decisione distorcerà questa verità storica. La legalità dell’insediamento in tutti i territori della nostra patria non può essere contestata”. D’accordo con il premier anche il leader centrista Benny Gantz, che è all’opposizione: “È l’ennesima testimonianza di un’ingerenza esterna che è controproducente per la sicurezza e la stabilità regionale”.

Soddisfazione dell’Anp

Di tutt’altro avviso è il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen che ha accolto con soddisfazione la sentenza della Corte, definendola un “trionfo della giustizia”. Il leader palestinese ha esortato la comunità internazionale a “costringere Israele a porre fine completamente e immediatamente alla sua occupazione e al suo progetto coloniale senza condizioni o eccezioni”. La sentenza, aggiunge, “sottolinea il rifiuto dell’occupazione israeliana, la recente decisione israeliana della Knesset, che non riconosce lo Stato palestinese, e le politiche degli Stati Uniti che sostengono l’occupazione israeliana e rifiutano la creazione di uno Stato palestinese”.

Tregua vicina

Dagli Usa, intanto, si continua a parlare di una tregua imminente. “Penso ci stiamo muovendo verso il traguardo di un accordo che porterà a un cessate il fuoco, riporterà gli ostaggi a casa e ci metterà su una strada migliore per cercare di costruire pace e stabilità durature”, ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Il capo della diplomazia americana ha ”sottolineato che senza un piano chiaro per il periodo postbellico, Gaza potrebbe affrontare scenari in cui Hamas mantiene il controllo, Israele occupa il territorio o emerge un vuoto di potere senza legge”.

Vittime a Gaza

Sul campo, si segnalano decine di vittime nella Striscia di Gaza in seguito a raid israeliani lanciati nelle prime ore di questa mattina. Almeno 5 persone sono morte in un attacco nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Altre 4, tra cui due bambini, sono morte in un attacco a Jabalia. E circa 3 persone sono decedute in un attacco nel campo profughi di Bureij. Quattro sono state uccise nel campo profughi di Nuseirat e altre 8 hanno perso la vita sempre a Nuseirat. Infine, una persona è morta a Khan Younis in un attacco con droni.