Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Esprimo la mia vicinanza alle persone colpite da forti piogge e inondazioni in diverse regioni del Brasile nelle ultime settimane. Prego in particolare per le vittime e i loro familiari, e per coloro che hanno perso la casa. Che Dio sostenga l’impegno di quanti stanno portando soccorso.
La preghiera di Francesco, al termine della preghiera mariana, illumina la difficile situazione che si sta vivendo in Brasile dove resta alta l’emergenza nei dieci Stati colpiti da piogge e inondazioni, in particolare negli Stati di Bahia e Minas Gerais, in quest’ultimo si registrano 25 vittime. Disastrose le conseguenze per la popolazione con la perdita di case, scuole e infrastrutture. Tra le località colpite anche quella di Brumadinho, dove il 25 gennaio 2019 il crollo di una diga aveva causato 270 morti. Si teme anche per la tenuta di 42 dighe nel Paese, tra cui quella di Usina de Carioca, nei pressi di Parà de Minas dove oltre centomila persone sono state allertate. A Ouro Preto, luogo famoso per il suo patrimonio storico, una frana di terra e fango ha travolto un edificio neocoloniale del 1800, il primo della città, per fortuna senza provocare feriti. Secondo l’ultimo rapporto della Protezione civile, Minas al momento registra 374 città in stato di emergenza e 30,5 mila sfollati.
L’impegno della Caritas
Di fronte alle necessità di tante persone è scattata la mobilitazione internazionale. Caritas internationalis sta coordinando gli aiuti in stretto collegamento con la Caritas brasiliana. Anche Stati Uniti e Unione Europea hanno stanziato i primi aiuti. Bruxelles ha inviato un milione di euro in fondi di emergenza per rispondere alle conseguenze delle inondazioni. “Questo finanziamento – scrive la Commissione europea in una nota – mira a coprire i bisogni urgenti attraverso la fornitura di cibo, acqua potabile, riparo e articoli per la casa. I partner umanitari sosterranno anche la popolazione con servizi sanitari per mitigare il rischio di epidemie”.