Emanuela Campanile – Città del Vaticano
Sono vite che hanno il sapore del sogno e del viaggio, che si intrecciano con grandi personaggi ed eventi storici nemmeno immaginati. Due fratelli lasciano Caorle, luogo di mare nel nord est della Laguna di Venezia, per inseguire un sogno che riusciranno a realizzare. Guido e Giampaolo i loro nomi, aiutanti di camera del Papa è quello che diventano. Il pontefice è Giovanni XXIII.
Giampaolo, il più piccolo dei due, si è spento ieri a 88 anni a Roma, nell’anniversario della elezione di Giovanni Paolo I. Sicuramente una coincidenza, ma fa pensare. Dopo tutto Giampaolo Gusso ha dedicato l’intera vita a servizio di Pietro e della Chiesa. La sua missione lo ha visto prima a fianco del Papa Buono, di Giovanni Paolo II e infine di Benedetto XVI. Poi, l’instancabile impegno nella parrocchia di Sant’Anna, in Vaticano.
Chi lo ha conosciuto, ne ricorda il sorriso e quella “venezianità” che lo rendeva elegante e acuto. Era accanto a Giovanni XXIII la sera del discorso alla luna, un momento indimenticabile per tutti e che Gusso raccontava emozionandosi ogni volta.
A dare l’annuncio della scomparsa, la figlia Anna con un post su Facebook. “Ciao papà” c’è scritto e sopra una foto di famiglia: lei in braccio al padre, a fianco la mamma e Giovanni XIII che li benedice.