Chiesa Cattolica – Italiana

La Santa Sede: vera parità per le donne, coinvolgerle nella ricostruzione post-bellica

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Alla luce dalla ferma convinzione cristallizzata dal Papa nell’Amoris laetitia “che le donne debbano essere valorizzate per tutte le loro capacità che derivano dal loro ‘genio femminile, che è essenziale per la società”, la Santa Sede sostiene il principio della “piena e vera uguaglianza tra uomini e donne” quale “aspetto fondamentale di una società giusta e democratica”. Auspica inoltre il pieno coinvolgimento delle donne in vista della ricostruzione post-bellica e, nel futuro, per la prevenzione di conflitti armati. Sono questi i passaggi centrali dell’intervento di ieri di monsignor Simon Kassas, incaricato d’Affari della Missione permanente della Santa Sede all’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), durante la 1383.ma riunione del 21 luglio a Vienna del Consiglio permanente. Nel corso dell’assise è stata presentata dal segretario generale, Helga Schmid, la Relazione annuale sullo stato di avanzamento dei lavori sull’attuazione del Piano d’azione Osce 2004 per la promozione dell’uguaglianza di genere.

Maggiore coinvolgimento nella prevenzione della guerra

Dando voce alle istanze della Santa Sede, monsignor Kassas ha parlato di passi concreti per il progresso dell’uguaglianza tra donne e uomini; il primo, ha detto, “è riconoscere l’importanza della partecipazione e dell’impegno delle donne in tutti gli aspetti della vita pubblica, politica, economica, sociale e culturale”. In particolare, è necessario garantire “ampio spazio per un maggiore coinvolgimento delle donne, soprattutto in vista della prevenzione della guerra, della riconciliazione, della riabilitazione e della ricostruzione delle società in situazioni post-belliche e del lavoro per evitare ricadute nei conflitti armati”, ha affermato Kassas. Nel passato, infatti, ha ricordato il prelato, si è dimostrato più volte “prezioso” il “ruolo costruttivo e importante” che le donne possono svolgere per “la prevenzione e la risoluzione dei conflitti”.

Combattere la violenza e assicurare autentica parità

Guardando poi al 2021 e ai “successi” ottenuti dall’Osce, l’incaricato d’affari ha assicurato che la Santa Sede “concorda sulle sfide da affrontare per promuovere la parità tra donne e uomini” e “apprezza gli sforzi delle strutture esecutive dell’Osce volti a prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze”. Sforzi che “comprendono la garanzia di un luogo di lavoro sicuro per le donne nella nostra Organizzazione, la garanzia di pari opportunità per la partecipazione delle donne alla vita politica e pubblica, la promozione della partecipazione delle donne alla vita economica, sociale e culturale e l’agevolazione delle pratiche lavorative al fine di consentire a donne e uomini di far fronte alle duplici responsabilità della famiglia e del lavoro”. Da qui l’assicurazione che la Santa Sede “esprime il suo fermo impegno per il dialogo e l’impegno produttivo al fine di far progredire una vera e autentica parità tra donne e uomini”.

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