Marco Guerra – Città del Vaticano
Valorizzare il ruolo della genitorialità, della maternità e della famiglia, alimentare il confronto sulle buone pratiche di welfare familiare ed avere una ricorrenza annuale per fare il punto sui provvedimenti economici e le politiche culturali adottate per fronteggiare l’inverno demografico. Questo è lo scopo della Rete per la Giornata della Vita Nascente – organismo laico e apartitico, composto da quaranta associazioni di ispirazione cattolica – che mercoledì al Senato ha sollecitato tutto il Parlamento ad affrontare il grave problema del calo demografico in Italia e in particolare è tornata a chiedere l’istituzione della Giornata nazionale della Vita Nascente, il 25 marzo, come iniziativa pubblica di sensibilizzazione, contrasto alla denatalità e sostegno alla genitorialità.
L’incontro con il presidente del Senato
La delegazione della Rete delle quaranta associazioni è composta da: Eugenia Roccella, responsabile delle relazioni istituzionali della Rete; Andrea Mazzi, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita e Lucio Gasparo, del consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose. È stata ricevuta dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, la quale si è impegnata a portare al più presto le istanze dell’iniziativa in sede della conferenza dei capigruppo che decide il calendario parlamentare.
Le iniziative di sindaci e senatori
A margine dell’incontro si è tenuta una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche Pierluigi Biondi, primo cittadino dell’Aquila, in rappresentanza dei sindaci che hanno sottoscritto l’appello al Parlamento, consegnato alla presidente Casellati, per la discussione urgente delle proposte di legge sulla Giornata per la Vita Nascente. La missiva dei primi cittadini è stata firmata, tra gli altri, dai sindaci di Verona, Siena, Gorizia ed altre città. All’evento erano presenti inoltre i senatori Gaetano Quagliariello, Annamaria Parente e Lucio Malan, che a loro volta hanno rappresentato tutti i senatori di diversi partiti politici e firmato un’altra lettera rivota al parlamento dal titolo “Contro l’inverno demografico”.
Dedicare dibattito parlamentare alla denatalità
Per l’occasione è stato ricordato che l’Italia è il Paese europeo dove si nasce di meno in rapporto alla popolazione totale. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, nel 2020, anche in conseguenza della pandemia, si sono registrati un minimo di nascite e un massimo di decessi e un numero medio di figli per donna pari a 1,29. Uno studio dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington sulla popolazione mondiale prevede che in Italia la popolazione, che ha raggiunto il suo picco di 61 milioni di abitanti nel 2014, crollerà a circa 28-31 milioni nel 2100, dimezzandosi nell’arco di soli 80 anni. “Alla base del fenomeno vi sono fattori di matrice culturale – scrivono i senatori – il valore della genitorialità e in specie della maternità hanno un ruolo sempre più marginale nel dibattito pubblico e sociale. È necessario, dunque, non solo puntare su politiche attive di spesa, ma anche incrementare politiche sociali che valorizzando la genitorialità consentano di abbandonare la prospettiva del breve periodo e recuperare la concezione dei figli come futuro del Paese”. Per questo motivo i firmatari chiedono l’apertura di una sessione straordinaria del Parlamento, che rappresenti una pubblica occasione di confronto ma anche e soprattutto di definizione di concrete misure di intervento.
Roccella: genitorialità è ricchezza
“La Giornata nazionale per la vita nascente è sostenuta da sei diversi progetti di legge presentati da diverse forze politiche, l’incontro con la presidente Casellati è servito per capire come arrivare alla loro discussione, la presidente del Senato esorterà la capigruppo calendarizzare l’ingresso di queste proposte in aula”, dice a Vatican News Eugenia Roccella, riguardo all’esito degli incontri in Senato. “Le misure economiche per la famiglia e la Giornata vanno di pari passo, se vogliamo risollevare l’Italia dall’inverno demografico dobbiamo accompagnare le prime ad un’azione culturale – spiega ancora la responsabile delle relazioni istituzionali della Rete per la Giornata della Vita Nascente -. Se non c’è prestigio sociale nella maternità questa diventa una scelta come un’altra che viene posticipata. Le misure economiche servono ma hanno senso solo se accompagnate da una cultura della maternità e della paternità che faccia capire quale ricchezza sia fare i figli per le coppie e per la collettività”. L’esponente della Rete evidenza quindi che un Paese senza figli “si ripiega su sé stesso, che è senza futuro, dove gli anziani rimangono soli e dove i servizi sociali sostituiscono l’esperienza di cura che ognuno di noi ha sperimentato in famiglia”.
Natalità fondamentale per le aree interne
Roccella trova inoltre particolarmente significativo l’appello dei sindaci, perché i piccoli comuni delle aree interne sono quelli che soffrono di più il fenomeno dello spopolamento e dell’invecchiamento. “Senza nuovi nati – sottolinea – non si può parlare di salvaguardia del territorio, perché è l’insediamento abitativo è il primo argine ai disastri ambientali”. La responsabile delle relazioni istituzionali della Rete osserva poi che l’idea della Giornata della Vita Nascente serve proprio a stimolare la riflessione sulle misure da adottare, a fare il punto sui provvedimenti presi, “come per l’8 marzo quando si verifica quanto fatto e quanto ancora c’è da fare per le donne”. “Immagino che non solo i comuni e governo possano mettere in agenda questa giornata – conclude – ma anche sindacati, privati, corpi intermedi, al fine mettere in rete tutte le buone pratiche e celebrare la bellezza della genitorialità. In una recente ricerca della fondazione Donat-Cattin è emerso che il 51% dei giovani non vede nel proprio futuro dei figli, se proseguiamo su questa strada saremo una società desertificata”.
Le associazioni della Rete per la Giornata della Vita Nascente
Alla iniziativa hanno aderito: Alleanza cattolica, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Culturale Radici, Associazione Difendere la vita con Maria, Associazione Family Day-Difendiamo i nostri figli, Associazione Far Famiglia, Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici, Associazione Koinonia, Associazione Medici Cattolici Italiani-AMCI, Associazione Nazionale di Psicologia ed Educazione Prenatale-ANPEP, Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Associazione Non si Tocca la Famiglia, Associazione Progetto culturale, Associazione Progetto Famiglia, Associazione Spettacolo e Cultura, Casa Betlemme, Centro culturale cattolico Il Faro, Centro studi Rosario Livatino, Chiesa Evangelica “Gesù Fonte Acqua Viva”, CitizenGo, Comitato modenese Sì alla Famiglia, Comunione Mariana ONLUS, Congregazione Mariana delle Case della Carità, Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità, Famiglie Nuove-Movimento dei Focolari, Federazione Italiana Scuole Materne, Fondation Jérôme Lejeune, Fondazione Novae Terrae, Forum delle associazioni socio sanitarie, Giuristi per la vita, La Vigna di Rachele, Missione Belem, Movimento PER – Politica Etica Responsabilità, Movimento per la Vita, One of Us, Opera padre Gabriele, Osservatorio di Bioetica di Siena, Osservatorio Vera lex, Rete Mondiale di Preghiera del Papa (Apostolato della Preghiera), Sermig, Umanitaria Padana OdV, Unione Cattolica Farmacisti Italiani.