Torna l’iniziativa dedicata all’apertura notturna dei luoghi di culto. Il responsabile del progetto, Stefano Casagrande: a organizzare i vari momenti possono essere le diocesi ma succede sempre più spesso che siano presenti esperienze culturali, religiose o artistiche, è la dimostrazione che è il terreno sul quale si sviluppa questa idea a coinvolgere le comunità
Layla Perroni – Città del Vaticano
Un giorno dedicato alla comunità. Così viene definita l’evento “La Lunga Notte delle Chiese” dal suo direttore Stefano Casagrande. Nella giornata del 9 giugno 2023, infatti, viene celebrata la ottava edizione dell’evento – gratuito e a ingresso libero – organizzato dall’associazione BellunoLaNotte.com con la collaborazione delle diocesi partecipanti e il sostegno del patrocinio pontificio della cultura. E’ previsto un programma molto variegato: concerti, spettacoli, letture, visite guidate, il tutto organizzato all’interno dei numerosi luoghi di culto che ogni anno partecipano alla manifestazione – l’edizione scorsa ha registrato l’iscrizione di 120 diocesi e più di 150 chiese. L’idea nasce nel 2016 dal progetto “Lange Nacht der Kirchen” che si svolge in Austria e in Alto Adige e che coinvolge centinaia di chiese. Riproposta dalla diocesi di Belluno, l’iniziativa, anche grazie al lavoro e al sostegno della pastorale giovanile, ha raccolto un successo inaspettato. “Nel 2016 andò talmente bene – racconta Casagrande – che, poco dopo, io cominciai a parlare di questa esperienza alle diocesi limitrofe del Veneto e del Friuli e, l’anno successivo, essa ha cominciato a dare i suoi frutti e a diffondersi in tutta Italia con mia immensa soddisfazione”..
La comunità, la vera protagonista
Uno degli aspetti più interessanti dell’evento è il suo carattere ecumenico. In linea con il magistero del Papa Francesco, “La Lunga Notte delle Chiese” gode del supporto e della partecipazione non solo delle chiese cattoliche, ma anche di quelle valdesi e metodiste. Questa apertura totale nei confronti dei soggetti che vogliono parteciparvi è ciò che contribuisce alla popolarità dell’iniziativa. “Il nostro successo è legato al fatto che noi non diamo nessun tipo di vincolo e di limitazione al poter partecipare”, dichiara ancora Casagrande. “Nonostante vi sia un controllo previo, accettiamo qualsiasi iscrizione. Ad organizzare le iniziative posso essere le diocesi stesse con i loro uffici alla cultura, ma succede sempre più spesso che siano suggerite esperienze culturali, religiose o artistiche che dimostrano come il coinvolgimento della comunità sia il terreno sul quale nasce, cresce e si sviluppa questa iniziativa”.
L’apertura notturna dei luoghi di culto rappresenta, inoltre, una grande occasione per i borghi o parrocchie molto piccole che durante l’anno non permettono l’accesso al pubblico, a causa ad esempio della mancanza di personale. “Ecco – soggiunge Casagrande – questa è un’opportunità far conoscere queste piccole realtà a un turista o agli stessi abitanti del luogo”.
“Un mondo titubante”
L’ottava edizione dell’evento ruota attorno alla tematica “Dove sei?”, interrogativo emerso in maniera molto sentita. Al termine dell’edizione scorsa, ricorda Casagrande, a tutti i partecipanti è stato chiesto un feedback circa gli aspetti negativi e positivi dell’iniziativa. Una delle domande più importanti ha riguardato la scelta del tema per l’edizione successiva e, dopo un’attenta analisi, è venuto fuori che questo anno la maggioranza degli iscritti optava per questo aspetto. “E’ una domanda – conclude Casagrande – che ormai quotidianamente ci facciamo un po’ tutti, visti i tempi incerti in cui viviamo. Questo mondo dimostra di essere molto titubante, quindi, è un l’interrogativo adatto. Siamo dubbiosi rispetto a quello che stiamo vivendo e cerchiamo ogni giorno una risposta che spesso magari non riusciamo a trovare. L’invito la domanda che quest’anno ci siamo posti è proprio un riflettere”.
Come partecipare
L’evento ha una copertura di carattere nazionale e per la partecipazione è stato aperto un sito web dal titolo lunganottedellechiese.com, dove il calendario degli eventi si arricchisce ogni giorno. Le diocesi e le chiese coinvolte nell’iniziativa, grazie a un meccanismo automatizzato e gratuito, possono accedere alla piattaforma e caricare i propri contenuti audiovisivi, aggiornarli e gestirli in totale autonomia. Interessante è la possibilità per alcuni eventi di avviare dirette streaming – pratica iniziata durante il periodo del Covid e mantenuta in parallelo a quella presenziale.