Francesco ha voluto chiamare la donna, incontrata il 31 marzo scorso durante il suo ricovero per una bronchite, nel reparto di oncologia pediatrica. In quella occasione, il Pontefice aveva amministrato il Battesimo al piccolo di pochi giorni, ricoverato a seguito di una brutta caduta dal seggiolone. La giovane mamma oggi ha inviato al Papa un poster di pronta guarigione da parte della sua famiglia: “Grazie per aver benedetto il nostro piccolo”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Si erano visti il 31 marzo, quando tra le sue lacrime stemperate dalle risate – anch’esse commosse – delle infermiere, aveva battezzato il suo piccolo Miguel Angel. Oggi pomeriggio si sono sentiti al telefono: qualche battuta, un saluto, le parole di affetto per un bambino che ha superato una grande prova. La cornice è sempre la stessa, il Policlinico Gemelli, dove il Papa è ricoverato da ieri per l’operazione di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. Dal suo appartamento al decimo piano Francesco è venuto a sapere che nel corso del pomeriggio era venuta all’ospedale la mamma del bimbo incontrato nel reparto di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile a fine marzo scorso, quando il Pontefice era ricoverato per una bronchite infettiva. Il Papa ha chiamato allora la donna per telefono, fa sapere la Sala Stampa vaticana, perché “colpito” dall’affetto dimostrato dalla donna, peruviana, in Italia già da diversi anni con una parte della sua famiglia, che gli ha regalato un poster di pronta guarigione.
Un nuovo “incontro”
Un nuovo incontro virtuale, quindi, con la giovane mamma dopo quello di tre mesi fa quando il Papa – come aveva già fatto nel ricovero del 2021 – si era affacciato in quest’area del Policlinico che, seppur nell’allegria dei colori, delle pareti disegnate e dei giocattoli, raccoglie il dolore più profondo, quello dei bambini e dei loro corpi piagati dalla malattia, e dei loro genitori che hanno trovato conforto per qualche istante nelle carezze e benedizioni del Papa.
La storia di Miguel Angel
Miguel Angel fortunatamente non è un malato oncologico, ma a pochi giorni di vita ha rischiato anche lui grosso, il 30 marzo scorso, a causa di una brutta caduta dal seggiolino che gli ha fatto perdere conoscenza. In una corsa contro il tempo è stato portato in ospedale – prima il Policlinico Umberto I e poi il Gemello -, grazie all’aiuto di due poliziotte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, che durante un servizio di prossimità, in macchina lungo via Palmiro Togliatti, hanno sentito suonare ripetutamente il clacson di un’auto e si sono subito allarmate. Nella vettura c’era la mamma in lacrime e in forte stato di agitazione, con il neonato privo di sensi in braccio, e il marito che cercava di arrivare al pronto soccorso prima possibile. Le poliziotte hanno attivato subito un servizio di staffetta permettendo alla madre di raggiungere il Pronto soccorso dell’Umberto I. Le condizioni di Miguel Angel però erano gravi e quindi è stato trasferito al Gemelli, negli stessi giorni che ospitava Papa Francesco. Che il giorno dopo il suo ricovero l’ha incontrato e gli ha amministrato il Battesimo, mentre si trovava nella culletta mobile, con alcuni spruzzi d’acqua benedetta dalla bacinella reniforme. Poi ha raccomandato alla mamma: “È già cristiano. Quando vai in parrocchia, di’ che l’ha battezzato il Papa”.
Il poster di auguri
La donna l’ha fatto. Oggi, come detto,. ha espresso la sua gratitudine a Francesco con un poster di augurio sul quale ha attaccato tutte le foto della sua “hermosa” famiglia, i figli Massimo Antonio e José Miguel e il resto della famiglia in Perù. Insieme a queste anche una dedica in cui ringraziano il Papa per aver “benedetto” il loro fratellino e l’invito: “Ci piacerebbe conoscerti di persona e poter passare un pomeriggio insieme, così potrai vedere meglio la nostra famiglia”.