La Libia e la crisi dovuta alla pandemia al centro dei lavori della Cerna

Vatican News

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

La Conferenza dei vescovi della Regione Nord dell’Africa, Cerna, è preoccupata per la situazione attuale in Libia, dove il 23 gennaio scorso una milizia ha distrutto una chiesa a Sebha, e per il clima di tensione a Tripoli. A suscitare inquietudine anche le difficoltà che il Paese sta vivendo, la problematica situazione politica ed economica e la pandemia. Riuniti nel monastero di Tibhirine, in Algeria, dal 12 al 15 febbraio, i presuli hanno condiviso il loro pensiero in un comunicato, sottolineando che da due anni il Nord Africa attraversa una grave crisi a causa del Covid-19. “Ma questo periodo difficile è stato anche un’opportunità per misurare quanto siamo legati gli uni agli altri”, evidenziano i vescovi aggiungendo che, attraverso la pandemia, molti hanno compreso “questa comune fragilità e hanno mostrato resilienza, resistendo alla tentazione di ritirarsi, cercando di mettersi al servizio dei più vulnerabili, o prendendo iniziative per pregare insieme anche a distanza”.

Il cardinale López Romero nuovo presidente della Cerna

Nel corso dei lavori i presuli hanno eletto il nuovo presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat, che rivestirà la carica per tre anni. Come vicepresidente è stato scelto monsignor Nicolas Lhernould, vescovo di Costantina-Ippona. Gratitudine è stata espressa dai vescovi all’ufficio della presidenza in carica dal 2015 che ha terminato il suo mandato, e in particolare al presidente monsignor Paul Desfarges, arcivescovo emerito di Algeri, dove l’11 febbraio si è insediato monsignor Jean-Paul Vesco.

La canonizzazione di Charles de Foucauld occasione per approfondirne le intuizioni

La Conferenza episcopale del Nord Africa ha discusso anche del processo sinodale in corso e dell’ampia condivisione della vita delle comunità cristiane, che ne ha evidenziato le costanti, le evoluzioni, i punti comuni e le diversità. Considerando che il cammino sinodale sta lasciando emergere sfide, domande e proposte, i presuli hanno deciso di organizzarsi per poter lavorare su tali aspetti in modo proattivo. A proposito, poi, dell’imminente canonizzazione di Charles de Foucauld, prevista il 15 maggio a Roma, il comunicato dei vescovi rimarca che per la Chiesa in Nord Africa sarà un’occasione per gioire e per approfondire ulteriormente le intuizioni del sacerdote francese che ha saputo incarnare il Vangelo nel deserto del Sahara: il mutuo rispetto della fede altrui, l’interesse per le culture e il desiderio di fraternità universale.