Si intitola “La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance” il documento elaborato dalle Commissioni Episcopali per il servizio della carità e la salute e per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della CEI e presentato oggi durante un convegno on line.
Si tratta di uno strumento di orientamento e formazione per responsabili economici di diocesi, parrocchie, fondazioni di religione e di carità, congregazioni, associazioni e enti religiosi, ma anche un supporto per i privati che vogliono seguire i principi della Dottrina sociale.
“Oltre che doveroso, oggi è concretamente possibile indirizzare in modo etico le attività economiche e finanziarie”, sottolineano i Presidenti delle Commissioni Cei, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e mons. Filippo Santoro, per i quali il testo rappresenta “un invito a continuare il coraggioso cammino verso la trasparenza e l’informazione sulle attività economiche”. Questo, spiegano, “non solo è coerente con gli insegnamenti evangelici, ma è ‘atto dovuto’ per chi vive di carità o di fondi pubblici, e diventa responsabilità ancora più impellente per prevenire forme di cattiva gestione dei beni economici e degli scandali che ne conseguirebbero”.
Il documento, che recepisce le indicazioni della Santa Sede in materia di economia finanziaria, si rivolge dunque a quanti sono chiamati a gestire i beni economici al meglio, secondo finalità eticamente sostenibili e orientate ai principi del Vangelo. L’obiettivo è proprio quello creare le condizioni e gli strumenti tecnici necessari per favorire gli investimenti secondo criteri coerenti con i valori evangelici.