Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Una veduta idealizzata della Gerusalemme ai tempi di Gesù Cristo, nel cuore della cristianità. È il dipinto murale situato all’interno del Colosseo, a sette metri di altezza, esattamente al di sopra dell’arco di fondo della Porta Triumphalis, l’ingresso dal quale entravano i gladiatori.
Memoria dei martiri
A lungo ricoperto da una patina formatasi lungo i secoli, il dipinto, precedentemente ritenuto un affresco, è stato sottoposto ad un restauro terminato nel 2020 e promosso dal Parco archeologico del Colosseo. L’intervento ha fatto luce sulla cronologia dell’opera, collocata nell’ambito del pontificato di Papa Clemente X, un’epoca in cui il Colosseo era divenuto ormai un simbolo cristiano, memoria del sangue dei martiri.
Giubileo 1675
Proprio al Giubileo del 1675 infatti risale la collocazione nell’Anfiteatro Flavio di una croce e di un’iscrizione commemorativa del martirio subito dai primi cristiani. Tra i vari dipinti commissionati dall’allora Pontefice in questo luogo simbolo della Città Eterna, si inserisce la Gerusalemme con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, tratta da una stampa del 1585 che illustrava un testo del teologo Christian van Adrichem.
Storia di un dipinto
I risultati dei restauri sono raccolti nel volume “Gerusalemme al Colosseo. Il dipinto ritrovato” edito da Electa e curato dalla Direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo insieme con Federica Rinaldi. Rigore scientifico e grande chiarezza di narrazione caratterizzano i saggi che ripercorrono le tappe più significative che portarono alla ideazione e poi alla realizzazione dell’immagine: dall’iconografia al significato, dalla cronologia all’attribuzione, fino alla committenza.
Installazione multimediale
Nella cornice del Colosseo si svolge questo pomeriggio la presentazione del volume con gli interventi della Direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta e dei professori Alessandro Zuccari e Marcello Fagiolo, accademici dei Lincei. L’evento sarà anche l’occasione per ricordare Fabrizio Bisconti, professore ordinario di Archeologia Cristiana all’Università Roma Tre, recentemente scomparso. Il restauro della Gerusalemme del Colosseo è inoltre al centro di un’installazione multimediale che ne esalta temi e soggetti raffigurati, ideata dal Parco Archeologico del Colosseo in collaborazione con Electa e realizzata da Karmachina.