In una nota del Vicariato viene espressa l’inquietudine per i recenti fatti di cronaca nella Capitale e si ribadisce l’impegno della Chiesa nel contrastare le disuguaglianze: “Istituzioni, società e comunità cristiane invitate a un serio discernimento. Sarebbe ora che i nostri buoni propositi diventassero espressioni concrete della cultura della vita. In modo deciso diciamo ‘no’ alla violenza!”
Vatican News
“Corviale, Pantano, Anzio… Lo scenario è sempre più inquietante a Roma e dintorni. Troppa violenza, troppe vittime, spesso giovanissimi”. Si apre con il rammarico per i recenti fatti di cronaca avvenuti nella Capitale – i delitti di Pantano e Corviale e il ferimento di un 17 enne ad Anzio, dietro i quali sembrano ombreggiare traffici di droga e di armi – la nota del Vicariato di Roma in cui si ribadisce l’impegno della Chiesa nel tessuto sociale e un determinato “no” ad ogni forma di violenza.
Non arrendersi alla ferocia
“Molto spesso – si legge nel comunicato della Diocesi – nella nostra città le contese vengono risolte con armi in pugno. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni esigono una decisa assunzione di responsabilità e una collaborazione effettiva tra le diverse agenzie educative. Quello che è avvenuto è gravissimo e non ci possiamo arrendere di fronte a tanta ferocia; non possiamo restare silenti ignorando simili misfatti”.
La vita è un dono
L’appello è per le istituzioni, “preposte alla sicurezza dei quartieri e alle politiche sociali”, come anche la società civile “nelle sue molteplici componenti” e alle stesse comunità cristiane ad impegnarsi in “un serio discernimento” e “una puntuale attenzione per una presa in carico dei tanti disagi di cui soffre la nostra città”.
Da parte sua, la Chiesa di Roma ricorda che “in questi anni si è prodigata nel contrastare le diseguaglianze, con l’impegno profuso dalla Caritas, dalle parrocchie e da tante realtà associative sparse nel territorio”, ma, ammette, “certamente questo non basta!”. “La vita – si legge – è un dono di Dio e sarebbe ora che i nostri buoni propositi, già espressi nel passato in simili circostanze, diventassero espressioni concrete della cultura della vita. In modo deciso diciamo ‘no’ alla violenza!”.