Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
E’ un copione che si ripete regolarmente più volte all’anno. Lancio di vettori e minacce al mondo di scatenare la guerra totale. Lo stesso è avvenuto alcuni giorni fa con il lancio da parte della Nord Corea di un missile balistico intercontinentale, in grado dunque di trasportare una testata nucleare, caduto in Mar del Giappone. All’esperimento, supervisionato dallo stesso leader nordcoreano, Kim Yong-un, ha fatto seguito l’avvertimento dello stesso presidente: “Risponderemo alle minacce con l’uso di armi atomiche”. Le parole del leader sono state riportate dall’agenzia di stampa nordcoreana, Kcna, che ha anche confermato il lancio del missile.
La risposta della comunità internazionale
Il nuovo esperimento nordcoreano ha suscitato l’immediata condanna degli Stati Uniti, del Giappone, della Corea del Sud e di altri Paesi della regione asiatica. Contro l’atteggiamento di Pyongyang si è pronunciato anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e proprio l’Onu è chiamato ad avviare tentativi diplomatici per disinnescare la crisi che avviene in un momento già difficile per tutta la comunità internazionale.