Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
“L’Ucraina non è sola!”. Con queste parole il presidente francese, Emmanuel Macron, ha aperto oggi la Conferenza internazionale di Parigi convocata su proposta da Francia e Stati Uniti. In video ha salutato i presenti anche il presidente ucraino, Volodomyr Zelensky. E l’incontro può essere l’occasione per far partire in modo efficace la diplomazia con l’obiettivo di fermare una guerra che sinora non ha avuto alternative all’uso delle armi.
Vicini al popolo ucraino
Ma l’obiettivo della Conferenza di Parigi è anche quello di dare risposte umanitarie in tempi brevissimi ai bisogni urgenti degli ucraini per superare l’inverno: in sostanza, è urgente fornire elettricità, riscaldamento e acqua per affrontare l’inverno. Ripristinare le infrastrutture ucraine e prevedere la ricostruzione equivarrà, nelle parole del cancelliere tedesco Scholz, ad un vero e proprio ‘piano Marshall’, come quello avviato per la ricostruzione in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Per far fronte all’emergenza energetica in Ucraina, la Conferenza di 47 Paesi voluta dal presidente francese Macron, ha raccolto circa un miliardo di euro da destinare ai bisogni degli ucraini. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri francese, signora Catherine Colonna.
Le nuove sanzioni alla Russia
A Bruxelles, intanto, resta in sospeso il nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. L’Unione europea ha deciso di incrementare i finanziamenti per sostenere militarmente la resistenza ucraina con ulteriori due miliardi di euro. E questo sarà uno dei punti principali del Consiglio europeo di giovedì prossimo a Bruxelles.