Le forze armate di Pechino hanno lanciato una nuova esercitazione intorno all’Isola con pattugliamenti aerei e marittimi. Dura la condanna delle autorità di Taipei che parlano di comportamento provocatorio e inviano in risposta aerei e navi
Marco Guerra – Città del Vaticano
I pattugliamenti e le esercitazioni servono come severo monito alla collusione dei separatisti “indipendentisti di Taiwan” con elementi stranieri e alle loro provocazioni, ha spiegato il portavoce del comando militare cinese. Sempre secondo l’esponente di Pechino sarà messa alla prova la capacità delle forze armate di operare in condizioni di combattimento reali.
La risposta di Taiwan
Non si è fatta attendere la risposta del ministro della difesa di Taiwan, che a stretto giro ha condannato le manovre cinesi e affermato che le forze del suo Paese hanno la capacità e la determinazione per garantire la sicurezza nazionale. Il ministro di Taiwan ha poi annunciato l’invio di navi e aerei delle forze taiwanesi e riferito che le forze armate hanno “intercettato 42 aerei militari cinesi nella zona di difesa di Taiwan”. Le autorità dell’isola segnalano anche il movimento di otto navi cinesi. Il ministero taiwanese ha affermato che “l’esercito nazionale sta monitorando e utilizzando metodi di ricognizione per controllare rigorosamente” la situazione.
La vicepresidente di Taiwan negli Usa
Le esercitazioni di Pechino arrivano dopo che la vicepresidente di Taiwan, William Lai, si è fermata negli Stati Uniti al termine di un viaggio diplomatico in alcuni Paesi del Sudamerica. Il governo cinese rivendica da sempre Taiwan come parte del suo territorio e sostiene che l’isola non ha il diritto di condurre relazioni diplomatiche estere. Taiwan e la Cina si divisero nel 1949 in seguito a una guerra civile che si concluse con il controllo del territorio continentale da parte del Partito comunista al potere. L’isola autogovernata non ha mai fatto parte della Repubblica popolare cinese, ma Pechino vede Taiwan come una provincia separatista da riportare sotto la sua sovranità.