Anna Poce – Città del Vaticano
Nel suo editoriale intitolato “Per la pace in Ucraina”, pubblicato domenica sul settimanale “Desde la Fe”, la Chiesa di Città del Messico ha invitato le famiglie e le comunità parrocchiali a recitare il Santo Rosario perché abbia fine il conflitto in Ucraina, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria, nell’invocazione della Madonna di Fatima, per tutte le famiglie, specialmente per i bambini e gli anziani, che sono stati costretti a emigrare in cerca di asilo in altri Paesi. La Chiesa ha pregato affinchè la Madonna di Guadalupe interceda con il suo amore materno perché questo conflitto cessi al più presto e non continui a mietere vittime. Ha anche chiesto preghiere per coloro che sono morti, per le loro famiglie e per coloro che si rifiutano di lasciare la patria nonostante il rischio della morte. Ha quindi esortato tutto il popolo di Dio a continuare a pregare per la conversione di quegli individui che hanno il potere di avanzare verso la pace.
La preghiera è il più potente atto d’amore
Ricordando come il Papa non abbia risparmiato sforzi, prima e dopo il dispiegamento militare della Russia in Ucraina, la Chiesa messicana ha riconosciuto che il conflitto armato mette a rischio “la debole stabilità” dell’Europa e, quindi, del resto del mondo. Dinanzi alla situazione delicata e dolorosa, ha sottolineato il ruolo rilevante della preghiera e la sua forza in tempi come quelli che il mondo sta attraversando. “In questi tempi difficili – scrive -, vogliamo sottolineare l’importanza della preghiera. La preghiera è il più potente atto d’amore che le persone di fede possono offrire. Con la preghiera chiediamo forza per i deboli e conforto per i tristi. Ma soprattutto, la preghiera è la vera rivoluzione che cambia il mondo, perché cambia i cuori. Pertanto, vorremmo invitare tutti i fedeli credenti – si legge – a unirsi in preghiera per la pace in Ucraina”, questo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima, in cui “Papa Francesco ha invitato a un giorno di digiuno e preghiera per la pace”. L’arcidiocesi del Messico, governata pastoralmente dal cardinale Carlos Aguiar Retes, ha chiesto infine di offrire la Quaresima a coloro che soffrono a causa di questa guerra. “La preghiera della Via Crucis – ha concluso – può essere organizzata nelle chiese per accompagnare Gesù nel suo cammino verso il Calvario e per pregare che ci accompagni in questa dolorosa situazione che l’umanità sta attraversando”.