Antonella Palermo – Città del Vaticano
La missione di solidarietà al popolo ucraino del cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, fa i conti con le lunghe file ai confini, con il gelo dell’inverno, con il buio forzato a causa dei blackout nel Paese. E dopo la sosta a Leopoli, si prosegue verso la capitale Kyiv, dove il porporato trascorrerà il Natale.
Molto difficile passare la frontiera
“Finalmente dopo tre giorni mi sono fermato a Leopoli”, spiega il porporato, parlando dalla città occidentale dell’Ucraina dove è giunto dopo aver fatto la spola per il trasferimento dalla Polonia con il carico di generatori elettrici e magliette termiche regalate per la popolazione stremata da nove mesi di conflitto. “E’ stato molto difficile passare la frontiera”, racconta, precisando che si arriva anche a dover fare 25 chilometri di fila alla frontiera. Serpentoni di tir per cui, sottolinea il cardinale, “uscire era molto difficile”.
Generatori per Odessa, Zaporizhzhia, Kharkiv
“Mi sono fermato per incontrare i poveri, per dare la benedizione del Santo Padre, per dare gli auguri”. In qualità di prefetto del Dicastero per il servizio della carità, Krajewski continua a metterla in atto questa carità, a farla circolare insistemente. E aggiunge: “Sto per partire per Kyiv, per passare il Natale lì. Tanta gente è senza luce, senza riscaldamento”. La sua fedeltà all’impegno di non lasciare sola la popolazione è massima. Migliaia e migliaia gli “indumenti che aiutano a sopravvivere in questo tempo molto duro” sono stati raccolti e lui ha voluto “essere garante che tutto ciò che avevamo raccolto in Italia venisse trasferito subito”.
È il Vangelo a spingerci ad una carità dell’oggi
Grazie ai canali ecclesiastici, le magliette sono arrivate a destinazione senza grossi problemi. I generatori sono partiti per le zone di Odessa, Zaporizhzhia, Kharkiv. Una tempestività che obbedisce a uno stile personale di pragmaticità e di solerzia, ma che trova proprio nel Vangelo il suo principale stimolo, come chiosa lo stesso cardinale: “Nel Vangelo si parla dell’oggi, ‘scendi dall’albero e va’ a casa, non fra una settimana, ma oggi’ (cfr). Quindi cercavo questo oggi del Vangelo in Ucraina”.