Federico Piana-Città del Vaticano
Le scommesse ecumeniche della questione del sacerdozio si giocano su diversi fronti, oggi tutti estremamente importanti. Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani, è intervenuto questa mattina al Simposio internazionale intitolato Per una Teologia fondamentale del sacerdozio, in corso nell’Aula Paolo VI in Vaticano, ponendo l’accento sulla necessità di distinguere tra i diversi dialoghi per portare avanti la riflessione comune sull’identità ed il futuro del sacerdozio.
Diversi piani di dialogo
”Quello con gli ortodossi – ha spiegato il porporato ai nostri microfoni – ha fatto registrare molti punti in comune, soprattutto sul ministero ordinato e anche sul rapporto tra sacerdozio battesimale e sacerdozio ministeriale. Mentre il dialogo con le Chiese protestanti ha messo in evidenza il fatto che dobbiamo ancora discutere sul ministero ordinato, al centro della Chiesa, e sulla consacrazione o l’ordinazione di questi ministeri”. In sostanza, si deve ancora “ragionare su come si considera il rapporto tra Chiesa, Eucaristia e ministeri. Queste sono le grandi sfide attuali” ha sottolineato il cardinale Koch.
Tematiche su cui riflettere
Sul fronte del dialogo con il mondo dell’ortodossia, il prefetto del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’ unità dei cristiani, ha ricordato che “una delle più grandi differenze con la Chiesa cattolica riguarda il papato. Per gli ortodossi il vescovo di Roma, per sacramento, è vescovo, ma per giurisdizione è un po’ di più: per l’ortodossia è molto importante il rapporto tra giurisdizione e sacramentalità. Su queste tematiche dobbiamo riflettere”.
L’importanza del primato
Il cardinale Kock ha insistito sull’importanza del confronto sulla questione del primato: “Non c’è sinodalità senza primato e non c’è primato senza sinodalità”, ha detto, aggiungendo che è stato già prodotto “un documento sul rapporto tra sinodalità e primato nel primo millennio e attualmente stiamo analizzando il secondo millennio per ritrovare l’unità tra Ovest ed Est”.
Sacerdozio battesimale: punto dal quale partire
Altro punto essenziale è il confronto sul sacerdozio battesimale. “Il sacerdozio comune – ha sottolineato nel dettaglio il porporato- è la partecipazione di tutti i battezzati al sacerdozio di Gesù Cristo. E il nesso tra il sacerdozio battesimale e il sacerdozio ministeriale è molto importante per capire come il ministero ordinato non sia qualcosa che viene da fuori della Chiesa ma è al servizio della Chiesa affinché tutti i battezzati possano vivere il loro sacerdozio comune”.
In serata, tavola rotonda su donna e ministeri
Questa mattina, i lavori del simposio sono proseguiti anche approfondendo altre tematiche, come l’azione dello Spirito Santo nel sacerdozio della Chiesa e il fondamento cristologico del sacerdozio. In serata, la tavola rotonda dedicata alla donna ed ai ministeri, una questione ancora aperta.